Svastiche e divise da SS al Lucca Comics: è polemica per il costume da nazisti

La sfilata di due giovani accanto a un carro armato ha fatto scattare le indagini della Digos. Il Comune e l’organizzazione dell’evento prendono le distanze

Forse un gioco, forse una goliardata da cosplay: ma il travestimento da soldati delle SS rischia di macchiare l’immagine di uno dei più importanti appuntamenti europei per gli appassionati di videogiochi e fumetti. Succede a Lucca, il 2 novembre: due ragazzi sfilano accanto a un carro armato con indosso divise dell’esercito tedesco, bandiere con croce celtiche e chiari simboli di stampo nazista.


Non sono passati inosservati tra la folla che assisteva all’evento. Un uomo ha contestato duramente i giovani gridando: «Vergognatevi, il nazismo non è un gioco. È questa è apologia del nazismo, che è vietata». La Digos ha avviato le indagini per verificare la presenza di un’ipotesi di reato. Gli uomini delle forze dell’ordine, allertati all’istante, non sono riusciti a rintracciare i due data la mole di partecipanti all’evento.


Solo qualche ora dopo la Digos sarebbe riuscita a rintracciare e identificare i due giovani. Ma non solo divise tedesche: al Lucca Comics c’erano altri ragazzi che indossavano divise di altri gruppi militari. Fermati dalla polizia, si sono giustificati spiegando che il loro intento era quella di mettere in scena una rievocazione storica di epoca bellica.

Il Lucca Comics, che si chiude il 3 novembre, trascina dietro di sé molte polemiche. La consigliera regionale della Toscana Alessandra Nardini, Pd, ha dichiarato: «Simili episodi non possono essere sottovalutati considerandoli goliardate. Questi episodi ci interrogano rispetto al clima che si respira nel Paese e anche qua, in Toscana, e ci ricordano che non si può e non si deve abbassare la guardia».

Il Comune di Lucca e Lucca Crea per Lucca Comics «prendono le distanze e condannano il comportamento dei due ragazzi apparsi nel video caricato oggi in rete, offensivo non solo per il festival e tutto il suo pubblico, ma soprattutto per la memoria storica del nostro territorio», si legge in una nota congiunta.

«L’accaduto non è in alcun modo in relazione con il festival, né con le community cosplay, né con alcuna rievocazione storica. Nessun evento della manifestazione, nessun partner, nessuna attività collaterale è coinvolta in questo gesto dei ragazzi. Il pubblico presente ha immediatamente condannato il gesto e gli addetti alla sicurezza li hanno prontamente allontanati dall’area, senza l’intervento delle forze dell’ordine, comunque già allertate».

«Ricordiamo inoltre – conclude la nota – che il tema a cui è dedicato il festival quest’anno è Becoming Human, un forte richiamo a riscoprire il nostro lato umano, alla valorizzazione della vicinanza, dei sentimenti e della tolleranza».

Il video che hanno condiviso molti account sui social

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