Parliamo di Bibbiano: ma Bibbiano non esiste?

Possiamo dire che il caso Bibbiano non esiste? Assolutamente no

A che punto siamo arrivati? Ebbene, dello scandalo scoppiato nell’estate 2019 – tra ordinanze, propaganda, hashtag e falsità – quello che sappiamo ad oggi è che l’associazione dei magistrati per i minori e per la famiglia aveva dichiarato, lo scorso ottobre, che «non esiste nessun sistema Bibbiano» e «non è vero che i servizi sociali hanno potere assoluto».


Parole pesanti da parte dell’associazione dei magistrati per chiunque abbia puntato il dito sul cosiddetto «sistema Bibbiano», tanto che uno degli assistenti agli arresti domiciliari, Francesco Monopoli e collega di Federica Anghinolfi, avrebbe fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo contro i vari politici italiani, alcuni di questi ministri ed ex. Secondo l’avvocato Nicola Canestrini non sarebbe stata garantita la presunzione di innocenza da parte di diversi esponenti come Luigi Di Maio, già denunciato da Andrea Carletti, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Non manca nell’elenco dei politici la candidata Presidente Lucia Borgonzoni.


Se da una parte prevale la presunzione di innocenza, dall’altra la frase fatta «Bibbiano non esiste» formulata dai politici del Partito Democratico risulta errata perché ad avere l’ultima parola su questa vicenda non sono loro, ma la magistratura su quello che per ora sono ipotesi di reato.

Salvini sul palco di Pontida e i riferimenti a Bibbiano raccontati da Open.

Nel frattempo si sono tenute decine di audizioni della Commissione speciale d’inchiesta sul sistema di tutela dei minori in Emilia-Romagna istituita il 27 luglio 2019, considerata politica in quanto composta dai consiglieri regionali di tutti i partiti presenti, dal PD alla Lega passando per il M5s. Una commissione che certamente non può sostituirsi alla magistratura, ma che ha permesso al consigliere regionale Boschini (PD) di presentare una relazione di 250 pagine attraverso la quale sostiene che il caso Bibbiano abbia generato un «allarme ingiustificato».

La magistratura accerti e punisca con la massima severità se sono stati commessi reati individuali. Il sistema regionale è migliorabile, ma di qualità – come più voci, compreso il presidente del Tribunale dei minori Spadaro – hanno apertamente riconosciuto: 7 assistenti sociali indagati su 2mila e 500 operatori della regione, 6 bambini al centro delle indagini su 3mila minori fuori famiglia in questo momento nei nostri territori, non sono dati che possano giustificare l’allarme sociale diffuso sul tema.

Esiste un’altra commissione, questa volta tecnica e composta da 8 esperti provenienti dagli atenei di Bologna e Parma, enti locali, aziende sanitarie, che aveva concluso i lavori con una risposta simile a quella riportata dall’associazione dei magistrati e da quella politica: l’organismo regionale risulta sano.

Il post di Giorgia Meloni che contesta i risultati delle commissioni.

Possiamo dire che il caso Bibbiano non esiste? No, calma! Di fatto fin dall’inizio potevamo circoscrivere il tutto ai casi sollevati dalla magistratura, le commissioni e l’associazione dei magistrati ha semplicemente posto un argine e nulla di più. Bisognerà attendere ancora molto prima di porre una sentenza nei confronti dei protagonisti coinvolti. Stasera il nostro editore Enrico Mentana racconterà, in uno speciale intitolato «Le tenebre di Bibbiano», alcune immagini in esclusiva dell’inchiesta condotta dal TGLa7 che potrebbero riaccendere le discussioni sul tema, ancora molto sentito soprattutto in attesa delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna.

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