No, signor rettore. Quelle del suo docente non sono opinioni personali. Il razzismo non è un’opinione

Il caso del professor Castrucci è purtroppo davanti agli occhi di tutti. Un docente universitario che pretende di riabilitare Adolf Hitler come difensore estremo dei valori europei contro l’offensiva del capitalismo mondialista controllato dai perfidi sionisti non può più insegnare, punto e basta. Stupisce (e qualcosa di più) il tentativo iniziale del rettore di Siena di minimizzare l’accaduto. Fino a quando a stravolgere la storia sono sfaccendati del web o avvelenatori dei social, gli ammortizzatori del buon senso ne circoscrivono l’orrore. Ma se a scrivere questo e altro è un uomo che sale in cattedra a formare gli universitari, va bloccato senza indugio. Faccio notare personalmente al professor Frati, che guida l’ateneo senese, un’altra vergogna nella pagina Twitter del professor Castrucci: tutti hanno letto quelle oscene parole sopra la foto del Führer: «Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo». Ma Castrucci ha voluto condividere e pubblicare anche un commento al suo tweet su Hitler, scritto da Giovanni Amendolara: «A New York ordinarono di scatenare la guerra. Gli usurai (nasoni) non sopportarono che sia l’Italia sia la Germania potessero stampare la loro moneta. Fu una guerra contro l’usura. Poi ovviamente la storia fu modificata, in quanto vale la regola: “il vincitore ha sempre ragione”». Non può restare lì né insegnare altrove chi ha nel suo bagaglio culturale simili orrori.


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