Dinastia Inzaghi, la Lazio vola. E il Benevento di Pippo domina in B

Magic moment per i due, divisi da soli tre anni e una categoria. Ancora per poco

In campo Pippo (46 anni) ha fatto molto più di Simone (43). In panchina, per ora, le gerarchie si sono ribaltate anche se i fratelli Inzaghi quest’anno viaggiano su un percorso simmetrico: Simone, che cerca una piazza in Champions League sfruttando anche le impreviste difficoltà del Napoli, si ritrova a 5 punti dalla vetta e ha dato una ‘sculacciata’ alla Juventus, giusto per dimostrare che la Lazio terza non è ascrivibile a caso fortuito. Meno di 300 km a sud si muove Pippo. Ridiventato super anche in panchina, dopo qualche stagione un po’ troppo interlocutoria.


Il suo Benevento è qualcosa in più della semplice capolista della serie B. E’ l’ammazzacampionato, anche grazie alla potenza economica del suo presidente, Oreste Vigorito, che gli ha messo a disposizione una rosa inarrivabile per la concorrenza: da Sau a Kragl, passando per Maggio, Coda, Schiattarella, Hetemaj. Tutta la squadra, insomma. E così i sanniti, dopo 15 giornate, sono primissimi, addirittura a +9 sul Cittadella secondo.


I fratelli Inzaghi attaccano. Non si snaturano. Simone non rinuncia al modulo offensivo con le 4 punte di diamante insieme anche contro la Juve (Luis Alberto, Milinkovic, Correa e Immobile). Pippo cambia modulo con disinvoltura, anche negli scontri diretti (vedi il 4-3-2-1 inaugurato contro il Crotone).
I fratelli Inzaghi si prendono la scena. E se Pippo continua così, l’anno prossimo sarà faccia a faccia diretto. Sempre che Simone non scali verso panchine ancora più prestigiose.

Foto di copertina Ansa