Omicidio Caruana: migliaia in piazza contro il governo

In prima fila la famiglia di Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa a Malta con un’autobomba il 16 ottobre 2017

Migliaia di cittadini maltesi si sono radunati ancora una volta sotto la sede del parlamento alla Valletta per chiedere le dimissioni immediate del premier Joseph Muscat. In prima fila la famiglia di Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa a Malta con un’autobomba il 16 ottobre 2017. «Giustizia», gridavano i manifestanti, insieme al vedovo Peter, ai figli e alle sorelle della giornalista uccisa, «via gli assassini».


Davanti all’Auberge de Castille, sede del governo maltese, oltre alle accuse ai membri del governo di vicinanza alla «mafia» è stata anche diffusa a tutto volume dagli autoparlanti la canzone di Marco Masini «Vaffanculo».


Le indagini stanno infatti svelando una rete criminale dietro l’omicidio che si stringe sempre di più intorno al premier Muscat. Il Malta Independent ha rivelato che varie agenzie, la Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU) e l’ Europol in collaborazione con i servizi segreti (Mss) stanno indagando sui rapporti dell’ex capo del gabinetto e braccio destro del premier, Keith Schembri, con l’imprenditore Yorgen Fenech, indicato dal tassista e intermediario Melvin Theuma come mandante dell’omicidio.

Le manifestazioni avvengono all’indomani del giorno in cui Keith Schembri, capo di gabinetto del governo di Joseph Muscat coinvolto nelle indagini sull’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia nel 2017, è stato nuovamente fermato dalla polizia. «Schembri non è ancora fuori dai guai» ha affermato una fonte, citata dal Malta Independent.

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