La Grecia ha inviato navi da guerra a Creta dopo il trattato tra Turchia e Libia. Il conflitto è vicino?

Secondo gli esperti, Atene e Ankara sarebbero sempre più vicine allo scontro

Le questione irrisolte tra la Grecia e la Turchia sono diverse, ma gli ultimi accordi siglati tra Fayez al-Sarraj e Recep Tayyip Erdoğan sul controllo del Mediterraneo sembrano aver spinto definitivamente i due Paesi sull’orlo del conflitto.


Stando a quanto riportato da al Jazeera, il governo di Kyriakos Mītsotakīs avrebbe deciso di inviare una delegazione di navi da guerra a Creta, dopo che Libia e Turchia hanno istituito una ZEE marittima (Zona economica esclusiva) senza tener conto né della presenza dell’isola greca nell’area, né del fatto che la Grecia stessa interpreta quell’area – stando alle leggi internazionali – come una propria zona economica esclusiva.


Per quanto riguarda i rapporti con la Libia, la Grecia aveva già espulso l’ambasciatore libico da Atene lo scorso 6 dicembre, dopo che gli esponenti del governo di al-Sarraj avevano dichiarato di non voler fare passi indietro sugli accordi.

Due giorni prima, durante gli incontri del vertice Nato a Londra, Mītsotakīs aveva incontrato Erdoğan «per discutere di tutte le questioni che hanno aumentato le tensioni tra i due Paesi».

Nell’incontro del 4 dicembre, Mitsotakis avrebbe detto al Presidente turco che gli accordi con la Libia sono «illegali» e che «complicano le relazioni tra le parti in una regione già sensibile». A essere coinvolti, infatti, sono anche Israele e l’Egitto: il governo di al-Sisi, che ha tutto l’interesse nel non rimanere escluso dal dominio della regione, aveva già definito l’accordo «illegittimo e incostituzionale».

Dopo più di una decade di tensioni, Atene e Ankara sono ora ai ferri corti a seguito dell’ingresso a gamba tesa della Turchia nell’ara, che ha operato trivellazioni di olio e gas nel Mediterraneo orientale, a largo della contesa isola di Cipro – e in risposta delle quali l’Unione europea ha preparato sanzioni contro Erdoğan.

Il conflitto armato è vicino?

Che gli accordi tra Turchia e Libia (soprattutto la parte sull’esclusività commerciale) avrebbero complicato gli equilibri nell’area era chiaro fin dalle prime ore della firma. Il 28 novembre, data della stipulazione dei memorandum a Istanbul, si era subito espresso il ministro dell’Interno greco, Nikos Dendias, che aveva affermato come, qualsiasi fossero i dettagli dell’accordo tra i due Paesi, questo «ignorava qualcosa di ovvio, e cioè che tra questi due Paesi c’è Creta».

Secondo gli esperti, i due Paesi ora sarebbero sempre più vicini a uno scontro. Se fosse confermata dalla legge internazionale la ragione della Grecia in merito ai suoi diritti esclusivi nella zona, non è da escludere che possano scendere in campo forze militari.

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