È ufficiale: Sanna Marin eletta premier della Finlandia. È la prima ministra più giovane del mondo

Cresciuta da una coppia di donne, la socialdemocratica è stata la prima della sua famiglia a frequentare l’università

Sanna Mirella Marin ha 34 anni, è socialdemocratica è la premier più giovane della Finlandia. I Socialdemocratici sono emersi come il principale partito nazionale dopo le elezioni di quest’anno, assumendo quindi la facoltà di selezionare chi sarà il prossimo primo ministro dopo le dimissioni dell’ex premier Antti Rinne. Così, domenica 8 dicembre il Partito ha eletto la trentaquattrenne come leader e due giorni dopo, il 10 dicembre, il Parlamento finlandese ha confermato la sua nomina a premier. Rinne aveva lasciato il suo ruolo dopo che un importante alleato, il Partito Finlandese di Centro, aveva perso fiducia in lui per come aveva gestito lo sciopero dei dipendenti delle Poste, e aveva ritirato il suo sostegno. Marin, vice-leader del Partito, siede in Parlamento dal 2015 dove il suo incarico più recente è stato quello di ministra dei trasporti e delle comunicazioni.


«Abbiamo molto lavoro da fare per ricostruire la fiducia», ha detto Marin, che faceva appunto parte dell’esecutivo di Rinne. «Non penso mai alla mia età o al mio genere, penso alle ragioni per le quali sono entrata in politica e per le quali abbiamo vinto il sostegno dell’elettorato», ha aggiunto. Terza premier donna finlandese, Marin è la più giovane al mondo: la neozelandese Jacinda Ardern ha 39 anni mentre l’ucraino Oleksiy Honcharuk ha 35 anni. Come la premier neozelandese, Marin è una neomamma: un anno fa ha avuto un figlio con il suo compagno Markus Räikkönen. La affianca, come vicepremier, la ministra dell’Economia Katri Kulmuni, 34 anni, numero uno del Centro. L’intero esecutivo è guidato da donne, di cui 4 sotto i 35 anni. La neo ministra dell’Istruzione Li Andersson, leader della sinistra radicale, ha 32 anni e la ministra dell’Interno Maria Ohisalo, a capo della Lega Verde, ne ha 34.

La sua storia

Dopo il divorzio dei genitori causato dall’alcolismo del padre, Marin viene cresciuta dalla mamma single. Dopo qualche anno, la madre inizia una relazione con un’altra donna, e Marin ha raccontato varie volte di aver subito discriminazioni durante la sua infanzia a causa della sua famiglia arcobaleno. La neopremier è cresciuta in una realtà modesta, ed è la prima della sua famiglia ad aver completato le superiori e ad aver concluso l’università. Marin ha lavorato come commessa per pagarsi gli studi e a soli 27 anni è stata eletta alla guida dell’assemblea comunale della sua città, Tampere.

Stato sociale e zero emissioni

La nuova premier è stata scelta per il suo appeal verso l’elettorato giovane (nonostante il 75% dell’elettorato finlandese sia più vecchio di lei) e per le sue posizioni ambientaliste. Si colloca infatti nell’ala più a sinistra dei socialdemocratici e punta al raggiungimento della neutralità in termini di emissioni. Marin ha descritto il suo credo politico in una lettera agli altri membri del partito prima della votazione interna che l’ha scelta come leader domenica 8 dicembre. Ha fatto notare di aver beneficiato dello stato sociale finlandese per tutta la sua vita, specialmente durante «momenti difficili», e ha affermato di voler fare di tutto per assicurarsi che il welfare del Paese rimanga forte e prioritario. «Ho potuto avere un’infanzia sicura, un’educazione e seguire i miei sogni», ha scritto, «rendere questo possibile a tutti è ciò che mi ha portato a fare politica».

La minaccia dell’estrema destra

Oltre a portare avanti la sua agenda politica, Marin avrà anche il compito di arginare l’ascesa dei Veri finlandesi, il partito di estrema destra che ha una «macchina propagandistica estremamente potente» e che pare abbia raggiunto nei sondaggi il 25% dei consensi. Alle elezioni dello scorso aprile i socialdemocratici di Marin hanno ottenuto il 17.7% dei voti, il partito di estrema destra il 17.5%.

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