Mes, il leghista Bagnai: «Commedia all’italiana: Dio è morto, l’Ue è moribonda e la maggioranza non sta tanto bene»

«Come mai un trattato che per il presidente del Consiglio è innocuo è stato recato alla attenzione dei parlamentari in condizioni di segretezza stretta?», dice il leghista

Dopo la bagarre alla Camera in mattinata, durante la discussione dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul Mes (il fondo Salva-Stati) in Senato nel pomeriggio la situazione sembra al meno “vivace”, ma il clima è comunque teso. Mentre il Movimento 5 Stelle attende di capire il destino dei suoi senatori “dissidenti”. L’intervento di Matteo Salvini, fino all’ultimo in bilico, è atteso in serata, dopo la discussione, nelle dichiarazioni di voto.


«Non parlerei di tradimento come hanno fatto i colleghi di Montecitorio. Siamo piuttosto di fronte a una commedia», dice il senatore leghista Alberto Bagnai nel suo intervento. «Una commedia all’italiana, di quelle ambientate in provincia: lui, lei, l’altro. ‘Cara, non è come pensi tu: dammi la fiducia e io sposerò il tuo progetto di contrastare i poteri europei’», ironizza Bagnai. «È andata avanti così per parecchio. Dio è morto, l’Unione europea è moribonda e la maggioranza non sa tanto bene».


Il premier Conte «ha stigmatizzato il fatto che si rischia di creare delle paure irrazionali. Il rimedio sta nella piena osservanza delle regole del coinvolgimento parlamentare», chiosa Bagnai. «Come mai un trattato che per il presidente del Consiglio è innocuo è stato recato alla attenzione dei parlamentari in condizioni di segretezza stretta?».

In copertina Alberto Bagnai in Senato, foto d’archivio. ANSA/Ettore Ferrari

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