Omicidio Sacchi, Luca trascinato nella trattativa da Anastasia? I dubbi dei genitori sulla relazione tra i due: lei era cambiata

L’estate scorsa in casa Sacchi ci sarebbe stata una discussione tra i genitori e il figlio: l’atteggiamento di Anastasia rispetto al passato era diverso

Sull’omicidio di Luca Sacchi e la compravendita di droga che si doveva svolgere la sera del 23 ottobre scorso si aggiungono di giorno in giorno nuovi elementi che convincono gli inquirenti sul ruolo centrale della fidanzata del personal trainer, Anastasia Kylemnyk.


A dare maggior peso alla convinzione dei pm che «Sacchi è stato trascinato dentro la partita di spaccio da Anastasia», come riporta il Messaggero, ci sono i sospetti riferiti dai genitori di Sacchi agli inquirenti lo scorso 6 dicembre in procura. I due non sapevano nulla della compravendita di droga, ma negli ultimi mesi avevano notato qualcosa di strano che stava succedendo tra il figlio Luca e Anastasia.


L’estate scorsa in casa Sacchi ci sarebbe stata un’accesa discussione tra il 24enne e i suoi genitori, sempre più dubbiosi su Anastasia. Secondo loro, nei mesi precedenti la ragazza aveva mostrato un atteggiamento diverso da quello visto in passato, quando l’avevano accolta in casa «come una figlia». Il 24enne però avrebbe ignorato i consigli dei genitori, continuando la relazione con Anastasia.

Alla luce anche del racconto dell’altro amico di Luca presente la sera dell’omicidio, Domenico Munoz, gli inquirenti sono sempre più convinti che Giovanni Princi avesse avuto un ruolo da regista nella compravendita, sarebbe stato lui a trovare il contatto con i due spacciatori, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, e Luca sarebbe stato trascinato da Anastasia a partecipare, con un ruolo subalterno.

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