M5S, aperta procedura dei probiviri contro Paragone. Il senatore: «Pronto a mostrare il dito medio»

Il senatore e giornalista avverte i suoi. In caso di espulsione, «non gliela renderò facile, dovranno sudare»

La dissidenza di Gianluigi Paragone nel M5S sembra essere arrivata al punto di non ritorno. Ieri 17 dicembre il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli aveva annunciato che per il senatore sarà aperta una procedura davanti ai probiviri del Movimento, cioè è stato messo in moto il meccanismo che potrebbe portare all’espulsione.


Ma Paragone non ci sta. In un’intervista al quotidiano La Stampa non ha usato eufemismi: «Hanno voluto costruire un movimento basato sul vaffa. Se vorranno cacciarmi, lancerò loro il mio vaffa e gli aggiungerò anche il dito medio. Poi mi opporrò, questo è sicuro. Non gliela renderò facile, dovranno sudare», ha attaccato il senatore.


In merito al suo voto contrario alla legge di bilancio, ha chiarito che per lui «è una manovra in cui manca la nostra visione del Paese e non potevo votarla. Dovremmo dare delle risposte a tutti quelli che ci hanno votato, ma non lo stiamo facendo». Quanto alle parole pronunciate in tv ad Agorà, che hanno messo in discussione la leadership di Di Maio, «ho detto quello che penso ed è qualcosa che mi sembra ormai evidente. La riorganizzazione sta andando verso una maggiore collegialità nelle decisioni e ora la squadra di facilitatori si allargherà. È solo il primo passo», osserva Paragone.

«Di Maio non farà mai un passo indietro. Si appoggerà a un muro di cartongesso – ha chiosato il senatore e giornalista – e andrà avanti. Ma ogni settimana che passa dovrà affrontare problemi sempre maggiori. Non è più il capo politico con la leadership forte di un anno fa. Quell’epoca è finita».

Sulla sua eventuale espulsione, ieri si era espresso anche Davide Casaleggio, che a una domanda dei cronisti prima della riunione a Montecitorio con i parlamentari del M5S, presente anche Grillo, aveva dichiarato: «Paragone si deve dimettere? Per fortuna non sono io capogruppo o probiviro».

Aggiornamento ore 14:45

Foto copertina da Un giorno da pecora – Radio1 Rai dove il senatore del Movimento 5 Stelle ha mostrato il gesto che farebbe al suo partito nel caso di una sua espulsione:

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