Pellegrini segna e illumina: la Roma si scatena a Firenze (1-4) e inguaia Montella

Il centrocampista confeziona il blitz al Franchi. A segno pure Dzeko, Kolarov e Zaniolo

Bella, pratica, frizzante. La Roma di Paulo Fonseca vince anche a Firenze (1-4), passa su una volenterosa (soprattutto all’inizio) Viola e le lascia tutte le spine di un periodo nero. Montella ora rischia seriamente di saltare. La gara prende la direzione Capitale in 2′ minuti, tra il 19′ e il 21′ quando Dzeko (dopo magnifica combinazione Pellegrini-Zaniolo) e Kolarov (punizione super, solo Messi ha segnato quest’anno più di lui da fermo) mandano all’angolo una Fiorentina priva di Ribery e Chiesa (davanti giocano Boateng e Vlahovic). La squadra di Montella riesce ad accorciare con Badelj al 34′, ma si spegne progressivamente, e nella ripresa incassa il terzo gol di Lorenzo Pellegrini (73′) e il quarto di Zaniolo (88′). Entrambi scatenano il loro talento su assist di Dzeko. Al 92′ traversa su punizione di Vlahovic. Con la vittoria al Franchi, che vede anche giganteggiare in mezzo al campo un Diawara ubiquo, la Roma sale a quota 35, consolidando il suo quarto posto in classifica. Cagliari (29 punti) e Atalanta (28) permettendo, i giallorossi provano a scavare un buco tra l’ultima piazza che vale la Champions e la zona Europa League. Gli attuali 6 punti di margine trovano conforto anche in una difesa che regge benissimo la portata offensiva dei giallorossi, e che a Firenze va in difficoltà solo su qualche taglio sinistra-destra di Dalbert e Castrovilli. Minuzie, soprattutto se in prima linea c’è Dzeko, e alle sue spalle agisce e ferisce una flotta di incursori da primissima fascia.


Gioielli nazionali

Dal Franchi escono (chi materialmente, chi virtualmente) due allenatori con stati d’animo totalmente diversi. Uno è Vincenzo Montella: le assenze pesano, la classifica ancora di più. La Viola ha soli quattro punti di vantaggio (con una gara in più) sulla zona retrocessione e il celebre rischio di non mangiare il panettone rischia di materializzarsi proprio in extremis. Sorride, invece, oltre a Fonseca, il ct dell’Italia, Roberto Mancini. La colonia azzurra in campo al Franchi (Mancini, Florenzi, Zaniolo, Pellegrini e Castrovilli) si comporta egregiamente. Due su tutti impressionano: Lorenzo Pellegrini, che segna e inventa. In assoluto l’mvp del match; e Gaetano Castrovilli: qualità, corsa, intelligenza tattica e di movimento (con e senza pallone). Roberto Mancini ha materiale umano giovane e pirotecnico per illuminare il Rinascimento (in parte già avviato) della Nazionale.


Foto di copertina Ansa