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La sardina minacciata di stupro sulle pagine leghiste sfida Salvini: «Cosa racconterà a sua figlia?»

22 Dicembre 2019 - 21:05 Redazione
«Da oggi ho una ragione in più per battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia e anche alla sua»

«Da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua»: Jasmine Cristallo, coordinatrice di ‘6000 Sardine‘ in Calabria, lo ha scritto in un messaggio in cui si rivolge a Matteo Salvini, il leader della Lega, che ieri sulla sua pagina Facebook ha postato un link all’intervento della leader delle Sardine calabresi a Otto e mezzo. Un post a cui sono seguiti una lunga serie di commenti. «Racconterà a sua figlia», scrive Jasmine, «che espone foto di donne solo per farle dileggiare e violentemente aggredire con frasi e aggettivi raccapriccianti?». E ancora: «Quando teneramente le mette lo smalto o assiste alle recite natalizie, ci pensa a come si sentirebbe se fosse sua figlia vittima di quella stessa violenza che infligge ad altre donne?», scrive la coordinatrice di ‘6000 Sardine’ in Calabria e attivista del movimento, già minacciata sui social.

«Posso per ora raccontarle come ha reagito la mia di figlia, che ha 19 anni ed ha commesso la sciocchezza di leggere i commenti a me destinati dai suoi campioni di civiltà: tremava. Le ho spiegato che certe battaglie passano anche attraverso queste prove certamente non gratificanti», prosegue Jasmine Cristallo rivolgendosi all’ex ministro. «Ma che meritano, comunque, di essere condotte con tenacia e convinzione». E conclude: «Quanto a lei, Salvini, non mi aspetto delle risposte ma sappia che da oggi ho una ragione in più per non arretrare di un passo e difendere il mio diritto al dissenso, a battermi per un mondo civile, in cui le donne non vengano brutalizzate. Lo devo alle donne, a mia figlia ed anche alla sua».

In copertina Jasmine Cristallo/Facebook

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