Raid degli Usa a Baghdad, l’ambasciata statunitense ordina ai cittadini di lasciare immediatamente l’Iraq

«Lasciate immediatamente l’Iraq». È l’ordine rivolto ai cittadini statunitensi da parte dell’ambasciata Usa a Baghdad. Dopo il raid notturno condotto in Iraq dagli Stati Uniti, in cui è morto il generale iraniano Qassem Soleimani, la tensione tra i due Paesi è alle stelle.


E l’assedio delle forze pro Iran dell’ambasciata americana in Iraq rischia di trasformarsi in una guerra. Teheran ha già definito l’attacco «terrorismo internazionale», promettendo vendetta.

«I cittadini americani partano per via aerea dove possibile, altrimenti raggiungano altri paesi via», sottolinea l’ambasciata Usa in una nota.

La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha chiesto tre giorni di lutto nel Paese affermando che l’uccisione del generale Qassem Soleimani raddoppierà la motivazione della resistenza contro gli Stati Uniti e Israele.

«Gli iraniani e altre nazioni libere del mondo si vendicheranno senza dubbio contro gli Usa criminali per l’uccisione del generale Qassen Soleimani», ha detto oggi il presidente iraniano Hassan Rouhani.

Joe Biden ha critica Donald Trump per l’attacco portato avanti in Iraq e per l’uccisione del generale iraniano. «Ha gettato dinamite in una polveriera», ha detto il candidato alla Casa Bianca.

Il raid Usa si è tradotto con un forte rialzo del prezzo del petrolio. Il Wti sale ai massimi degli ultimi quattro mesi e rivede quota 63 dollari. Il Brent avanza del 3,5%.

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