L’avvocato 42enne Robert Abela è stato eletto leader del Partito laburista maltese, diventando automaticamente anche primo ministro dopo le dimissioni di Joseph Muscat accusato di interferenze nelle indagini sull’omicidio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia. Muscat aveva infatti annunciato le dimissioni lo scorso 1 dicembre, nel pieno delle proteste di piazza e delle polemiche scoppiate per il coinvolgimento di parte del suo governo nello scandalo per l’assassinio della giornalista. Nelle indagini infatti sono finiti il capo di gabinetto dell’esecutivo, Keith Schembri, e i ministri del turismo, Kondrad Mizzi, e dell’Economia, Chris Cardona, per i loro rapporti con il presunto mandante, l’imprenditore Fenech.
Il nuovo premier
Figlio dell’ex presidente George e visto come outsider, incarnazione della continuità col suo predecessore, Abela è stato scelto dalla maggioranza dei 17.500 elettori laburisti – che hanno votato per la prima volta direttamente il loro leader – per la sua promessa di continuare «con le ricette vincenti» di Muscat. È stato preferito al chirurgo 52enne Chris Fearne, vicepremier uscente. Abela, attivista di lunga data del Partito laburista, è diventato membro del parlamento maltese solo durante le ultime elezioni legislative del 2017, convocate in anticipo da Muscat e vinte a mani basse dal suo partito nonostante un’ondata di scandali che hanno scosso il suo entourage. Abela subentra per i restanti due anni e mezzo di legislatura che si concluderà a settembre 2022.
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