Baghdad, scontri tra manifestanti e polizia: «Due morti e almeno 20 feriti» – Le immagini

Secondo l’agenzia stampa Ap, le forze dell’ordine hanno ucciso altri due manifestanti. Dall’inizio delle proteste, lo scorso primo ottobre, sono morte centinaia di persone

Due manifestanti sono stati uccisi dalla polizia durante le proteste di questa sera, 17 gennaio, a Baghdad, in Iraq. Secondo quanto riportato dall’Associated Press, almeno altre 20 persone sarebbero rimaste ferite.


Si tratta delle prime vittime del 2020 nell’ambito delle manifestazioni antigovernative che da ottobre scuotono il Paese, che contestano l’ingerenza dell’Iran e degli Usa nella politica nazionale e l’assenza di politiche sociali adeguate in Iraq. In totale, negli ultimi 4 mesi sarbbero stati uccisi centinaia di manifestanti e oltre 1000 sono stati feriti.

Gli spari e gli scontri sono testimoniati da diversi video condivisi sui social network. Una fonte anonima del ministero dell’Interno iracheno ha dichiarato alle agenzie di stampa che le forze di sicurezza hanno lanciato granate stordenti e gas lacrimogeni contro i presenti.

I manifestanti, riuniti questa mattina in piazza Tahrir, epicentro delle proteste scoppiate il primo ottobre, hanno cercato di attraversare il ponte Al Sank, che dista meno di un chilometro e conduce al centro di Baghdad, dove hanno sede alcuni ministeri. 

I manifestanti hanno cercato di rompere le barriere disposte sul ponte dalla polizia: le unità antisommossa hanno risposto con gas lacrimogeni e bombe acustiche, metodi che avrebbero utilizzato fin dall’inizio delle proteste e che avrebbero causato decine di morti per asfissia o impatto diretto. 

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