Australia, il WWF: «Disastro di proporzioni storiche». La pioggia non frena l’emergenza

«In questo momento – riferisce il Wwf – più di 10 milioni di ettari di foreste, un’area estesa come il Portogallo, sono stati bruciati, principalmente nel sud-est del continente»

La pioggia non ferma l’emergenza degli incendi in Australia. «Gli ecosistemi soffrono ora per cenere e fuliggine. Centinaia di tonnellate di cenere e detriti prodotti dagli incendi hanno e avranno conseguenze sull’ambiente e sulla salute umana nei prossimi mesi». A rilanciare, ancora, l’allarme è il Wwf che parla di «un disastro di proporzioni storiche» e sta portando avanti una raccolta di fondi destinati ai centri di recupero animali e al ripristino degli habitat.


«In questo momento – riferisce il Wwf – più di 10 milioni di ettari di foreste, un’area estesa come il Portogallo, sono stati bruciati, principalmente nel sud-est del continente. E milioni di tonnellate di cenere sono pronte ad essere trasportate nei corsi d’acqua e nei laghi con possibili impatti anche sulla fauna marina. Infatti il materiale più fine può occludere le vie respiratorie o branchiali e di alimentazione degli organismi filtranti come cozze, spugne e coralli».


A rischio anche i ghiacciai. Compresi quelli neozelandesi, che si stanno tingendo di color grigio-arancio a causa delle ceneri e dei fumi trasportati dal vento. «Un processo che non impatta solo il paesaggio, ma ha un grave ruolo nell’accelerare il loro scioglimento, già in corso a causa del riscaldamento globale in atto», sottolinea ancora il Wwf.

Il Wwf «ha lanciato una grandissima operazione di riforestazione e ripristino dell’habitat, con l’obiettivo di piantare o evitare il taglio di 2 miliardi di alberi, per dare un futuro alla straordinaria biodiversità australiana e restituire le risorse necessarie alle comunità locali», spiega il direttore scientifico del Wwf Italia, Marco Galaverni.

In copertina la pioggia a Sydney, Australia, 17 gennaio 2020. EPA/Bianca De Marchi

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