Coronavirus, in Cina continuano a essere messe sotto isolamento città – anche fuori dall’epicentro della malattia

18 sono le città ormai in quarantena, con 56 milioni di persone isolate

È Xi’an la terza città cinese a vietare gli autobus a lunga percorrenza nell’intento di fermare la diffusione del coronavirus. Lo hanno annunciato le autorità locali sulla piattafoma Weibo — ovvero il Twitter cinese -, e poco dopo hanno dato un analogo annuncio le autorità della provincia di Shandong.


Il divieto, scrive l’Ansa, entrerà in vigore a Xi’an, città con 10 milioni di abitanti, alle 18 di oggi, ora locale. Stesso divieto è già stato annunciato da Pechino e Tianjin.


Shantou

Non è chiara intanto la situazione nella città cinese di Shantou – 5 milioni e mezzo di abitanti e dista più di mille chilometri da Wuhan, la città da dove l’epidemia sarebbe partita – che ha ribaltato in poche ore un precedente annuncio in cui le autorità affermavano che sarebbe stata isolata come parte degli sforzi per controllare la diffusione del coronavirus.

Secondo le autorità, il trasporto pubblico sarà temporaneamente sospeso, con la specifica però che, al contrario di quanto circolato precedentemente, «non avrebbero limitato l’accesso dei veicoli» o delle persone. Nessuna spiegazione per il ribaltamento La decisione, per la quale non è stata data nessuna spiegazione, giunge a poche ore dall’annuncio in cui le autorità affermavano che l’ingresso nella città sarebbe stato vietato.

In copertina EPA/Adrian Bradshaw | Una veduta di Shantou, nella provincia di Guangdong, a sud della Cina, 29 novembre 2012

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