Brasile, il presidente Bolsonaro denunciato all’Onu per i tagli al buget contro la violenza di genere

«In un contesto di aumento dei femminicidi nel Paese – hanno detto le deputate di Psol – il governo non ha stanziato alcuna risorsa per la politica di Uguaglianza e Lotta alla Violenza contro le Donne nel 2020»

Deputate del Partito Socialismo e Libertà (Psol, di sinistra) brasiliano hanno presentato una denuncia contro Jair Bolsonaro alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per la violenza sulle donne a causa di alcune considerazioni sulla violenza di genere espresse dal presidente del Brasile. A renderlo noto è stato il quotidiano Folha de S.Paulo. Nel documento inviato all’Onu, le deputate Fernanda Melchionna, Taliria Petrone, Luiza Erundina, Samia Bomfim e Aurea Carolina hanno chiesto che la relatrice speciale in materia, Dubravka Simonovic, venga in Brasile «in modo da osservare direttamente gli impatti della riduzione del budget per combattere l’aumento della violenza contro le donne nel Paese».


«In un contesto di aumento dei femminicidi nel Paese, il governo federale non ha stanziato alcuna risorsa per la politica di Uguaglianza e Lotta alla Violenza contro le Donne nel 2020, come il Ligue 180 (l’apposito servizio telefonico che raccoglie le denunce anonime sulle violenze, ndr)», si legge ancora nella denuncia. «La Casa della Donna Brasiliana, a sua volta, ha ricevuto un budget irrisorio», aggiunge il documento firmato dalle parlamentari, riferendosi al centro di assistenza specializzato nell’assistenza alle donne in situazioni di violenza domestica.


Ieri, 6 febbraio, quando gli era stato chiesto delle risorse finanziarie per le donne in politica, Bolsonaro aveva risposto che «non si tratta solo di soldi e risorse. È la postura, il cambiamento di comportamento che dobbiamo avere in Brasile. È la presa di coscienza».

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