Alla Cecchignola «momenti di agitazione» dopo la notizia del 29enne contagiato. Prolungata la quarantena

Una volta che la situazione è stata chiarita dagli operatori sanitari, il clima tra le persone in isolamento è tornato «più tranquillo»

Ci sono stati «momenti di agitazione» alla Cecchignola tra i 55 italiani rimpatriati da Wuhan, dopo aver saputo che il ricercatore 29enne è risultato positivo al Coronavirus. La calma però è tornata quando gli operatori sanitari che seguono il gruppo nella cittadella militare hanno spiegato con maggiori dettagli quale fosse la situazione e quanto sia «bassissimo il rischio» di contagio. Il «clima è tornato più tranquillo», riferiscono fonti vicine alle persone in quarantena.


La «noia» che in diversi lamentano nei contatti con i familiari dovrà proseguire ancora per altre due settimane, visto che le autorità sanitarie hanno deciso di prolungare il periodo di isolamento per proseguire il monitoraggio dopo il caso dell’italiano contagiato. La vita nella struttura prosegue con la solita routine, quando i 55 ospiti della Cecchignola escono dalle loro stanze, sono tenuti a indossare tutti gli strumenti protettivi previsti dal protocollo di profilassi.


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