Coronavirus, nessun contagio per i due bambini ricoverati allo Spallanzani. Arrivati altri 8 italiani da Wuhan

Finiti i test di accertamento, i bambini potranno ricongiungersi con la loro famiglia

Due bambini, uno di quattro e uno di otto anni. Fra i 56 italiani rimpatriati da Wuhan, la città cinese in cui è scoppiata l’epidemia di Coronavirus, e poi trasferiti alla Cecchignola, c’erano anche loro. Nelle ultime ore hanno cominciato a presentare alcune linee di febbre e, a puro scopo precauzionale, sono stati trasferiti all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.


Il primo tampone, effettuato su uno dei due, aveva dato esito negativo. Dopo aver fatto ulteriori analisi, i due sono risultati entrambi negativi al coronavirus. Come ha comunicato la direzione sanitaria dello Spallanzani dopo una seconda verifica potranno tornare con il resto della famiglia a Cecchignola, dove completeranno la quarantena.


Nell’ospedale romano sono ricoverati da ormai dieci giorni i due turisti cinesi, le cui condizioni da giorni sono critiche ma stabili. E il 29enne della provincia di Reggio Emilia, che sarebbe in buone condizioni. Ieri sera, 8 febbraio, è intanto rientrato l’allarme su una donna arrivata allo Spallanzani dalla Cecchignola, dopo che il test sul coronavirus ha dato esito negativo.

Arrivati a Roma altri otto italiani

Sono riusciti a partire da Wuhan e a tornare in Italia – facendo uno scalo in Gran Bretagna nella base Raf di Brize Norton, Oxfordshire – altri otto italiani che si trovavano a Wuhan. Atterrati all’aeroporto di Pratica di Mare, dopo alcuni rapidi controlli, sono stati trasportati all’ospedale militare del Celio a Roma: per loro inizia la quarantena, che seguirà le stesse procedure della Cecchignola.

«Il ministero della Salute ha ritenuto più facile portare al Celio gli otto italiani da poco rientrati da Wuhan, anche per motivi di posti», ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia, rispondendo a chi gli chiedeva il perché della scelta di portare gli otto italiani all’ospedale del Celio a Roma e non nella città militare della Cecchignola, dove si trovano gli altri italiani in quarantena rientrati lunedì scorso.

Tra gli otto arrivati a Roma nel pomeriggio di domenica 9 febbraio, ci sono anche due neonati: un bimbo e una bimba nati nel 2019. I due piccoli sono con le proprie madri. La bimba avrebbe avuto qualche linea di febbre nei giorni scorsi. L’emergenza coronavirus sarà affrontata, alle 10.30 di lunedì 10 febbraio, da un tavolo interministeriale: alla riunione, presieduta dal premier Giuseppe Conte, parteciperanno i ministri Luigi Di Maio e Roberto Speranza, insieme al commissario per l’emergenza Angelo Borrelli.

Coppia infetta è stata in Toscana dal 26 al 29 gennaio

La coppia di cittadini di Taiwan, risultata positiva al coronavirus una volta rientrata in patria, il 4 febbraio, ha visitato alcune città toscane. Insieme ai due figli, i viaggiatori hanno girato dal 26 al 29 nelle città di Firenze, Siena e Pisa, alloggiando nel centro storico del capoluogo per tre notti. Il personale della struttura entrato in contatto con la coppia sarebbe già stato sottoposto ad accertamenti e i risultati sarebbero negativi al coronavirus.

«La Regione assicura il continuo raccordo con le autorità sanitarie nazionali, In caso di febbre alta, considerato il periodo dell’anno caratterizzato da un normale picco di casi influenzali – il consiglio è – di restare in contatto con i medici di base e non intasare i Pronto soccorso».

Nave da crociera bloccata a Hong Kong

Le autorità sanitarie di Hong Kong hanno deciso che i 1.800 passeggeri e l’equipaggio della nave da crociera World Dream, in quarantena da mercoledì, saranno presto autorizzati a partire dopo che tutte le persone a bordo sono risultate negative al coronavirus.

Otto passeggeri cinesi, sulla stessa nave e in un differente viaggio, erano stati contagiati, suscitando i timori di un possibile contagio. «I test effettuati su tutti hanno dato esito negativo», ha detto Leung Yiu-hong, a capo della divisione sanitaria dell’Amministrazione portuale.

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