Coronavirus, Università chiuse in Veneto, a casa gli studenti del Basso Lodigiano. Scuole chiuse in 10 comuni della Lombardia

Il governatore del Veneto ha concordato la chiusura degli atenei con i rettori. In Lombardia restano a casa gli studenti universitari che provengono dal focolaio

Le Università del Veneto resteranno chiuse per l’emergenza Coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, precisando di essersi consultato con i rettori dei vari atenei della regione: “abbiamo deciso di tenerle chiuse dalla prossima settimana” ha detto. Rispondendo ai giornalisti su eventuali provvedimenti per manifestazioni come il Carnevale di Venezia, Zaia ha detto che attende le linee guida che saranno diramate dal ministro della sanità, Roberto Speranza, perchè le iniziative devono essere uniformi in tutto il Paese.


In Lombardia invece le lezioni proseguono regolarmente, ma dopo l’ordinanza diramata dal ministero della Salute e dalla Regione Lombardia, l’università di Pavia e man mano tutti gli altri atenei stanno comunicando l’esonero per la frequenza alle lezioni e alle attività lavorative per studenti e dipendenti che provengono dai comuni interessati dal focolaio del Basso Lodigiano. Si tratta dei comuni di: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia e San Fiorano. Come si legge in una nota del rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto: «Si prescrive la momentanea sospensione della frequenza dell’Università per gli studenti e, per i lavoratori, la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative, anche se svolte al di fuori dei Comuni sopra citati».


Le scuole chiuse

Dopo l’ordinanza ministeriale, i sindaci dei comuni del Basso Lodigiano hanno deciso di chiudere le scuole e gli asili nido nei centri di Maleo, Fombio, Somaglia, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, San Fiorano, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda e Codogno. A Cremona le scuole sono rimaste chiuse oggi, sabato 22 febbraio.

Il comune padovano di Teolo, confinante con Vo’ Euganeo località dove si sono registrati i primi casi in Veneto di Coronavirus di cui uno con esito mortale, terrà le scuole chiuse fino al 25 febbraio. Il sindaco ha emesso un’ordinanza in base al fatto che «sono stati riscontrati due casi del virus Covid 19 nel comune di Vo’ Euganeo, confinante con il comune di Teolo» quindi si ordina «la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio comunale quale misura precauzionale al fine di evitare ogni possibile contagio». Il sindaco Moreno Valdisolo ha sentito anche altri sindaci dei comuni della zona e non è escluso quindi che provvedimenti del genere siano presi anche in altre località della zona dei Colli Euganei.

Scuole chiuse, così come gli impianti sportivi pubblici e privati, fino a martedì 25 febbraio compreso a Piacenza e provincia, e l’invito a evitare i luoghi molto affollati. Sono le decisioni, valide per tutto il Piacentino, che arrivano dal primo incontro della giornata del Comitato allargato di Piacenza per affrontare i problemi legati al Coronavirus, convocato dal prefetto Maurizio Falco. Si tratta di provvedimenti a solo titolo «esclusivamente precauzionale».

Presidi chiedono indicazioni per le gite

L’Anp, l’associazione nazionale presidi, si appella a tutta la comunità scolastica perché, ora più di prima, è assolutamente necessario affrontare con calma e lucidità l’emergenza provocata dal coronavirus. Secondo il Presidente, Antonello Giannelli, «Dobbiamo prevenire qualsiasi forma di panico e continuare a seguire le norme di profilassi diffuse dal Ministero della Salute. Le aree interessate ieri dal contagio sono già state prontamente isolate. Chiediamo che il Ministero dell’istruzione segua con la massima attenzione tutti gli sviluppi dell’emergenza e che, in caso di necessità, dirami tempestivamente chiare direttive alle scuole. Così come chiediamo che fornisca precise indicazioni in relazione allo svolgimento dei viaggi di istruzione».

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