Berlinale, a Elio Germano l’Orso d’argento come miglior attore in “Volevo nascondermi”. A “Favolacce” la migliore sceneggiatura

I fratelli D’Innocenzo vincono la statuetta come migliore sceneggiatura per “Favolacce”

Elio Germano ha vinto l’Orso d’argento come miglior attore alla Berlinale 2020 per la sua interpretazione del pittore Ligabue in Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti. L’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura invece va a Favolacce, di Damiano e di Fabio D’Innocenzo, con lo stesso Elio Germano.


Germano nel 2010, per il film La nostra vita, aveva conquistato la Palma d’oro, il Nastro d’argento e il David di Donatello. Statuetta, quest’ultima, che si è aggiudicato anche nel 2007 e nel 2015, rispettivamente per Mio fratello è figlio unico e Il giovane favoloso, pellicola dedicata alla vita del poeta Giacomo Leopardi.


Favolacce, una produzione italo-svedese, diretta dagli stessi fratelli D’Innocenzo, è ambientato nella periferia meridionale di Roma e vi vengono narrate le vicende di una piccola comunità di famiglie e dei loro giovani figli, che all’età di 12 anni iniziano ad affacciarsi nell’adolescenza.

La vera protagonista è la famiglia composta da Bruno (Elio Germano), Dalia (Barbara Chichiarelli) e loro figli dodicenni. Dietro al quadro di apparente tranquillità si nasconde però l’irrequietezza dei ragazzi, buoni studenti che non sembrano essere per nulla felici e si sentono soli: un’infelicità che si trasformerà poi in rabbia.

Gli altri premi

L’orso d’oro di Berlino 2020 va al film There Is No Evil dell’iraniano Mohammad Rasoulof, a cui stasera è stato impedito di essere presente a Berlino visto che si trova agli arresti domiciliari dallo scorso luglio con l’accusa di aver minato la sicurezza del Paese dopo il suo lungometraggio Un uomo integro. Orso d’argento come migliore attrice a Paula Beer, interprete del film tedesco Undine, di Christian Petzold, mentre quello al miglior regista è andato al coreano Hong Sangsoo, che ha portato al concorso The woman who ran.

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