Grecia, le immagini della guardia costiera che spara e prende a bastonate i migranti – Il video

Da Berlino il governo tedesco avverte che non aprirà le porte ai migranti come fece nel 2015

Si fa sempre più drammatica la situazione al confine tra Grecia e Turchia dopo la decisione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, lo scorso venerdì, di aprire le frontiere verso l’Europa a seguito dell’uccisione di 33 soldati turchi a Idlib, in Siria, e il mancato supporto di Bruxelles nelle operazioni per contenere Assad.


Le ultime immagini che arrivano dalla frontiera tra i due Paesi mostrano la guardia costiera provare ad affondare un gommone di migranti diretto verso le isole greche al largo della costa turca di Bodrum, da cui era partito. Nel video la guardia costiera spara colpi di avvertimento e bastona i migranti per allontanarli.


Episodi di violenza che si aggiungono a quanto accaduto questa mattina, quando un rifugiato è stato ucciso da un colpo sparato dalla polizia di frontiera greca, mentre un bambino è morto durante il tentativo di sbarco di un gruppo di migranti. Il minore si trovava su un barcone ribaltatosi dopo essere partito dalla vicina costa turca. Le altre 46 persone a bordo sono state salvate dalla guardia costiera greca. Il cadavere del bambino è stato rinvenuto poco dopo.

Dall’alba di sabato le autorità greche hanno impedito l’ingresso nel Paese a 24.203 persone. Altre 183 sono state arrestate e alcune di queste sono state già condannate a quattro anni di carcere e a una multa di 10mila euro. Una tragedia umanitaria alle porte dell’Europa che ha portato le autorità di Atene a optare per un rafforzamento dei controlli alle frontiere marittime e terrestri.

Tra i palazzi di Bruxelles è invece una corsa contro il tempo per chiudere le frontiere al passaggio delle migliaia di rifugiati in fuga da guerra e disperazione. Da Berlino Angela Merkel ha definito la condotta di Erdogan inaccettabile: «Il presidente turco non si sente sufficientemente sostenuto al momento», ma con tutta la dovuta comprensione per il presidente Recep Tayyp Erdogan è «del tutto inaccettabile che questo venga risolto a spese dei rifugiati», ha detto la cancelliera. Ma Berlino avverte che non «aprirà le porte» ai migranti, come accadde nel 2015, quando la Repubblica federale accolse in pochi mesi oltre un milione di profughi.

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