In Evidenza ENISiriaUSA
POLITICACoronavirusDpcmGoverno Conte IIItaliaLockdownSanità

Coronavirus, il testo del decreto: tutta Italia a casa. Spostamenti solo per lavoro, salute e spesa

09 Marzo 2020 - 23:49 Redazione
Conte lo ha chiamato decreto "#iorestoacasa". Vietata ogni forma di assembramento. «Non c'è alcuna ragione di correre a far la spesa», precisa Palazzo Chigi

L’Italia come la Lombardia. Non esistono più zone rosse o arancioni: l’intero territorio nazionale è stato uniformato alle misure stringenti adottate con il Dpcm dell’8 marzo. «Tutta Italia diventa zona protetta», è l’espressione che ha usato il premier Giuseppe Conte nell’annunciare il nuovo provvedimento teso a contenere l’epidemia da Coronavirus. Conte che poco più di un’ora dopo la conferenza stampa ha già apposto la sua firma sul nuovo decreto. Domani alle 12 il momento di confronto con le opposizioni. Ecco, di seguito, il testo del nuovo decreto:

In particolare, nel decreto è vietata ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico su tutto il territorio nazionale. In tarda serata, il tweet del premier condiviso dopo aver firmato il decreto soprannominato “#iorestoacasa”: «Facciamo tutti la nostra parte, rinunciando a qualcosa per il bene della collettività».

«Non è necessario correre a far la spesa»

Il decreto prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. «Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte – precisa in una nota Palazzo Chigi -. Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni. Non c’è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l’approvvigionamento alimentare».

Leggi anche:

Articoli di POLITICA più letti