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Coronavirus, più di 117 mila contagi nel mondo e primi due morti in Germania. Oms: «Il rischio di pandemia è molto reale»

09 Marzo 2020 - 23:50 Redazione
Per il secondo giorno di fila, in Cina non si registrano nuovi casi fuori dall'area di Wuhan

I morti legati all’emergenza Coronavirus nel mondo sono 4.251 mentre le
persone contagiate sono 117.339. Secondo un’elaborazione dei dati delle autorità nazionali e dell’Oms, i paesi toccati dall’epidemia sono 107. In particolare la Cina (esclusi Hong Kong e Macao) ha registrato 80.754 contagi, un bilancio di 3.136 decessi e 59.897 guariti. Nel resto del mondo i morti sono invece 1.115: l’Italia è il Paese più colpito dopo la Cina, seguita dall’Iran, la Corea del Sud e la Spagna.

Germania

Il coronavirus sarà contratto da gran parte della popolazione, secondo la cancelliera tedesca Angela Merkel, citata in proposito dalla Bild. «Tra il 60 e il 70% della popolazione in Germania si infetterà con il virus», avrebbe detto Merkel nel corso di una riunione interna al gruppo parlamentare Cdu-Csu a Berlino, secondo quanto riporta il giornale. La cancelliera ha poi elogiato il comportamento del suo ministro della Salute Jens Spahn, “chiaro e concreto”. Sono stati registrati i primi due morti da coronavirus in Germania. Le due persone sono morte in Nordreno-Westfalia. Nella città di Essen è morta una donna di 89 anni.

Oms: il rischio di pandemia è molto reale

«La minaccia di una pandemia sta diventando molto reale». Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Ghebreyesus, nella conferenza stampa quotidiana sulla diffusione del coronavirus. 

Spagna

In Spagna sono mille le persone contagiate dal coronavirus. I casi sono quasi raddoppiati rispetto alla giornata di ieri, 8 marzo, quando erano stati registrati 589 contagi. Lo scrive l’agenzia di stampa Bloomberg.  Il maggior numero di contagi si registra a Madrid e nei Paesi Baschi. Nella capitale i casi confermati sono aumentati di 200 unità nelle ultime 24 ore, mentre i decessi sono raddoppiati (16 le vittime segnalate oggi, contro le 8 di ieri).

Stati Uniti

La mezza maratona di New York programmata per domenica 15 marzo è stata cancellata a causa dell’emergenza coronavirus. Lo rendono noto gli organizzatori. La prima grande manifestazione di massa cancellata dall’inizio dell’emergenza. Era prevista la partecipazione di 25 mila corridori. Il New Jersey annuncia il suo primo decesso a causa del virus. I casi nello stato di New York aumentano: sono 173, rispetto ai 142 di ieri. Lo afferma il governatore Andrew Cuomo. I contagi negli Stati Uniti hanno toccato quota 500, 21 le persone morte, secondo quanto scrive il Washington Post. Ma il numero potrebbe raddoppiare nelle prossime 48 ore, secondo alcuni dirigenti della Casa Bianca. Almeno 21 persone sono poi risultate positive a bordo della Grand Princess, i cui oltre 3500 passeggeri verranno messi in quarantena. Il senatore repubblicano americano Ted Cruz si mette in quarantena dopo aver avuto contatti con una persona risultata positiva al coronavirus. «Non ho sintomi, mi sento bene», dice il senatore texano spiegando di aver deciso di mettersi in quarantena per precauzione. Cruz è venuto a contatto, tramite una breve conversazione e una stretta di mano, con una persona positiva durante la conferenza Cpac, che si è tenuta dieci giorni fa e a cui hanno partecipato anche il presidente Donald Trump e il vice Mike Pence.

Olanda

In Olanda sono stati registrati 56 nuovi casi di coronavirus, il numero totale delle persone contagiate sale così a 321. Fra i contagiati almeno 150 erano rientrati dall’estero, principalmente dall’Italia. 

Russia

In Russia altre tre persone sono risultate positive al coronavirus, il numero delle persone contagiate passa così da 17 a 20. Secondo quanto hanno dichiarato dal centro di pronto intervento russo, tutte e tre le persone ricoverate hanno visitato di recente l’Italia. 

Cina

Sono 11 le vittime del crollo di un edificio avvenuto nella serata di sabato 7 marzo nella provincia di Fujian, nella Cina orientale. Dalle macerie dello Xinjia Hotel, nel distretto di Licheng nella città di Quanzhou, entro le 14 di oggi, ora locale, sono state estratte 50 persone e tra queste 11 senza vita, hanno riferito dal quartier generale dei soccorritori. Altre 21 persone sono ancora intrappolate. Da un’indagine preliminare è emerso che l’edificio dell’hotel era stato ridipinto quando si è verificato l’incidente. Il proprietario della struttura è stato fermato dalla polizia. La costruzione dell’edificio, con una superficie di 7.000 metri quadrati, era iniziata nel 2013. Nel 2018 era stato convertito in hotel con 66 camere.

Nel resto del Paese, l’epidemia da coronavirus ha registrato invece il livello più basso da quando è cominciata la raccolta dei dati a gennaio. Secondo l’ultimo bollettino della Commissione sanitaria nazionale (Nhc) i decessi nelle ultime 24 ore sono stati 22, mentre i nuovi contagi 40. Tutti i nuovi casi sono avvenuti nella provincia dell’Hubei, l’area di Wuhan epicentro dell’emergenza. Per il secondo giorno di fila, nessun nuovo contagio è stato rilevato nelle altre province cinesi. I contagi totali sono saliti a 80.735, i moti 3.119. I guariti toccano ora il 72% dei casi, pari a 58.600, con 1535 nuovi pazienti dimessi nell’ultimo giorno.

Costa Fortuna: «La nave potrà attraccare a Singapore»

La nave da crociera italiana – su cui stanno viaggiando 2mila persone tra cui 64 italiani – verrà fatta attraccare domani a Singapore, dopo essere stata rifiutata da Phuket (Thailandia) e Penang (Malaysia) nei giorni scorsi per il timore della presenza dei nostri connazionali. Al momento a bordo non si segnalano casi di coronavirus, ma un medico controllerà comunque la salute dei pazienti prima di essere lasciati scendere.

Belgio

Salgono a 239 i casi di contagi nel Paese, dopo i 39 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore. «Attualmente, costatiamo un inizio di trasmissione del Covid-19 fra la popolazione belga, che però resta limitata», precisa il bollettino. Per contenere l’espandersi dell’epidemia nel Paese, anche il Consiglio Ue ha adottato nuove misure preventive. Il segretario generale ha comunicato che, a partire da oggi, sarà ridotto il numero degli incontri dei gruppi ad hoc e dei ‘working group’ che preparano l’attività legislativa e le riunioni dei ministri. Da oggi sono sospese tutte le visite di gruppo «non essenziali» alle strutture del Consiglio, così come le formazioni per lo staff. Il personale è «incoraggiato a limitare il più possibile le riunioni interne e a osservare scrupolosamente le misure igieniche raccomandate», si legge in una nota del Consiglio. Inoltre, «la lista delle aree per le quali sono applicate restrizioni di viaggio per il personale è stata aggiornata tenendo conto delle ultime decisioni prese dalle autorità italiane».

Iran

Si fa sempre più critico il bilancio dell’epidemia in Iran. Il totale delle vittime è salito a 237 dopo che nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 43 decessi. Il numero dei casi positivi è invece salito a 7.161, con 595
nuovi contagi confermati. Per contrastare la diffusione dell’epidemia di coronavirus, in Iran il capo della magistratura di Teheran, Ebrahim Raisi, ha rilasciato con permessi temporanei circa 70 mila detenuti. Già la scorsa settimana erano stati annunciati 54 mila trasferimenti agli arresti domiciliari. Al momento le vittime in Iran hanno raggiunto quota 194. L’Iran registra un’altra vittima tra i politici, con la morte dell’ex parlamentare iraniano Mohammadreza Rahchamani, già segretario generale del Partito di unità nazionale e cooperazione di stampo riformista, è morto dopo aver contratto il coronavirus. Rahchamani, 64 anni, era stato candidato anche alle legislative del mese scorso. Si tratta dell’ottavo politico deceduto nella Repubblica islamica dall’inizio dell’epidemia. Sabato era morta una parlamentare appena rieletta, Fatemeh Rahbar.

Romania

Le autorità romene hanno deciso la sospensione di tutti i voli da e verso Italia, oltre che verso Cina, Iran e Corea del Sud, fino al 23 marzo, come misura per contenere la diffusione del coronavirus, che in Romania ha già contagiato 15 persone. Il governo di Bucarest ha disposto la chiusura di tutti gli spazi pubblici come cinema e teatri, vietando anche manifestazioni come i concerti e le gare sportive, mentre medita sulla chiusura delle scuole fino a pasqua.

Albania

Fino al 3 aprile l’Albania ha sospeso i voli che collegano il Paese con il Nord Italia e le tutte le zone rosse. La decisione del premier Edi Rama arriva dopo la conferma dei due primi casi di contagio da coronavirus in Albania, cioè padre e figlio rientrati da Firenze. Il governo ha deciso l’obbligo della quarantena per tutte le persone che arrivano dalle aree italiane più colpite dai contagi. Il governo di Tirana ha deciso di chiudere tutte le scuole per due settimane e di sospendere tutte le attività culturali e sportive, oltre agli eventi di massa in luoghi chiusi, comprese fiere e conferenze.

Giappone

Dopo i crolli dei mercati asiatici, compreso quello di Tokyo, il governo giapponese e la banca centrale (Boj) hanno annunciato imminenti interventi per garantire la stabilità del sistema finanziario. «Il Giappone è deciso ad arginare ogni impatto negativo prodotto dal virus sull’economia del Paese», ha detto in un messaggio il governo giapponese dopo una riunione di emergenza al ministero delle Finanze.

Corea del Sud

La Corea del Sud ha registrato nell’intera giornata di domenica 248 nuove infezioni per coronavirus: secondo il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), i contagi totali si sono portati a 7.382, in gran parte concentrati nei due focolai della città di Daegu e della vicina provincia di Nord Gyeongsang. Un altro morto è stato finora segnalato, portando i decessi complessivi a quota 51.

Francia

Tutte le partite del campionato di Francia previste entro il 15 aprile si giocheranno a porte chiuse: è quanto annuncia la Lega calcio francese (Lfp), che si conforma così alle misure adottate dal governo per contenere la propagazione del coronavirus. La Francia ha superato la soglia dei 1.000 contagi dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, secondo quanto annunciato dal ministero della Salute. Il bilancio delle vittime è salito a 19. Nel consueto punto stampa quotidiano, il ministro francese Veran ha annunciato che i raduni con più di mille persone sono vietati. Faranno eccezione, ha precisato Veran, tutta una serie di eventi considerati «utili alla vita del Paese» come «le manifestazioni, i concorsi o i trasporti pubblici». E sono ormai 4 i deputati dell’Assemblée Nationale positivi al Coronavirus. A questi, secondo quanto si apprende quest sera dall’ARS (Agenzia regionale della Salute), si aggiungono due dipendenti parlamentari. Il primo dei casi, il deputato della destra dei Republicains Jean-Luc Reitzer, si trova ancora in rianimazione. Positiva anche la parlamentare de La Republique en Marche, Elisabeth Toutut-Picard, e altri due deputati. Contagiati al momento anche un cameriere della buvette e un’altra dipendente.

Gran Bretagna

Salgono a sei le morti collegate all’infezione da coronavirus nel Regno Unito. Lo hanno reso noto i vertici del servizio sanitario nazionale (Nhs) in Inghilterra, precisando che un ottantenne, ricoverato nel Watford General Hospital, alle porte di Londra, dopo un test positivo sul virus Covid-19, è deceduto nelle ultime ore. L’uomo era già afflitto da varie patologie, come tutti e 5 gli altri pazienti, di età compresa fra oltre 60 e oltre 80 anni, morti finora nel Paese, secondo i dati ufficiali in relazione all’epidemia. L’Nhs e le autorità di governo hanno rivolto le condoglianze anche alla famiglia di quest’ultima vittima. Il numero dei contagi, intanto, salito ieri a 319, continua a crescere.

Argentina

In Argentina si registra la prima vittima per il coronavirus. Si tratta del primo decesso in America latina. L’uomo aveva 64 anni ed era rientrato lo scorso 25 febbraio da un viaggio in Francia. Il ministero della Sanità argentino ha reso noto ieri di avere la conferma di tre nuovi casi importati di coronavirus, per cui il totale generale sul territorio nazionale è salito ora a 12 contagiati. Lo riferisce l’agenzia di stampa Telam. In un comunicato ministeriale si precisa che si tratta di due pazienti di Buenos Aires ed uno della provincia della capitale che «stanno compiendo l’isolamento stabilito dalle autorità sanitarie». Il primo caso è di una donna di 53 anni della provincia di Buenos Aires che non molto tempo fa aveva realizzato un viaggio in Europa. Il 5 marzo ha manifestato i primi sintomi e sabato ha chiesto assistenza ad una istituzione pubblica. Il secondo riguarda un uomo di 71 anni, che risiede a Parma, in Italia, e che si è sentito male nella capitale il giorno stesso del suo arrivo, il 5 marzo. Infine un uomo di 34 anni, che si era recato a Boston, negli Stati Uniti per un evento annullato, è ritornato a Buenos Aires, dove risiede, e si è sentito male. È il primo caso in Argentina di un contagiato proveniente dagli Usa, che è attualmente ricoverato nella Clinica Otamendi.

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