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Coronavirus, Lopalco: «Il rischio di ritorno dei contagi è ancora alto: resteremo a casa a lungo»

Il nuovo contagio a Vo' Euganeo rivela il pericolo ancora forte di vanificare la quarantena. Una svolta, sostiene il docente dell'Università di Pisa, potrebbe arrivare in estate

Mai come in questo momento è necessario mantenere alta la guardia contro il Coronavirus, perché il caso del nuovo contagio a Vo’ Euganeo dopo pochi giorni di assenza di nuovi contagi dimostra come «il rischio di ritorno dell’epidemia esiste, ed è alto». L’avvertimento arriva dal prof. Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università di Pisa e capo della task force in Puglia, che proprio sul caso veneto spiega: «La segnalazione di un nuovo caso potrebbe essere legata ai movimenti o al peso degli asintomatici».

Sempre più indispensabile è quindi limitare gi spostamenti più a lungo possibile, perché i rischi restano ancora importanti. A Vo’ Euganeo, per esempio, Lopalco sostiene che il nuovo contagio potrebbe essere stato causato da un soggetto positivo venuto da fuori o da un residente uscito, per poi rientrare contagiato.

Ma un’altra spiegazione potrebbe essere rappresentata anche dal ruolo cruciale dei soggetti asintomatici: «È possibile infatti che soggetti asintomatici abbiano continuato a circolare, creando così una nuova catena di contagio a distanza. Si potrebbe trattare cioè di soggetti asintomatici sfuggiti ai controlli e che hanno attivato una catena di contagi nascosta».

Il modello usato a Vo’ Euganeo, con i test a tappeto su tutta la popolazione, non si è dimostrato un metodo efficace secondo Lopalco: «Chi è risultato negativo dopo aver fatto il tampone in un determinato giorno, magari è uscito ed ha avuto contati, però quel soggetto potrebbe anche essere stato un asintomatico. Dunque, il test esteso a tutti non è una garanzia».

E mentre un grafico riferito al comitato scientifico di palazzo Chigi stima il picco dell’epidemia per il prossimo 28 marzo, Lopalco è convinto che ci vorrà ancora tanta pazienza prima che il periodo di quarantena per gli italiani finisca.

L’epidemia «sarà lunga – dice l’igienista – e anche a fronte di un calo dei nuovi casi di contagio, il rallentamento delle misure andrebbe fatto con estrema cautela, non sicuramente nell’arco dei prossimi mesi. L’Estate potrebbe essere il punto di svolta per lo stop alla misura del rimanere a casa. Le misure, a partire dal restare a casa, vanno mantenute fino a quando tutti i focolai sono spenti».

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