Coronavirus, l’appello delle scienziate italiane: «Pretendiamo un’adeguata rappresentanza di genere nelle commissioni»

«È una questione di democrazia », scrivono le scienziate, sottolineando come «le donne siano la maggioranza tra chi è in prima linea contro il Covid»

Un gruppo di accademiche e ricercatrici di livello internazionale ha pubblicato un appello per chiedere maggior equilibrio di genere nelle commissioni tecniche impegnate nella lotta al Coronavirus. Le firmatarie, una settantina, fanno parte in maggioranza della lista «Top Italian Scientists», e il testo del loro appello è stato pubblicato sul Corriere della Sera.


«È una questione di democrazia», scrivono le scienziate, «e un’adeguata rappresentanza nelle commissioni tecniche nominate dal Governo ha la priorità assoluta. Nel nostro Paese le donne rappresentano il 56% dei medici iscritti all’albo e sono quasi il doppio degli uomini tra i medici con meno di 40 anni. Il 77% degli infermieri è donna».


Le scienziate hanno puntato il dito contro un sistema che non è sufficientemente meritocratico, e che, se solo lo fosse fino in fondo, vedrebbe una quota di rappresentanza femminile ben più alta di quanto non lo sia ora.

«Siamo certe – scrivono – che anche soltanto una maggiore attenzione nell’applicazione del criterio di merito avrebbe certamente portato alla selezione di un adeguato numero di donne all’interno delle varie commissioni, di cui sicuramente avrebbe beneficiato la gestione dell’emergenza Covid-19». Anche perché «molti dei capi di Stato dei Paesi che hanno risposto meglio alla pandemia sono donne».

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