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Coronavirus, Pompeo sull’origine del Virus: «Abbiamo prove ma non certezze». Oms: «Il rischio di tornare al lockdown è molto reale»

06 Maggio 2020 - 23:55 Redazione
Ha fatto discutere la scelta di Trump di non indossare la mascherina durante una visita in una fabbrica di mascherine in Arizona. La capitale russa supera la Cina per numero di casi. La Germania si prepara a riaprire le scuole e i negozi

Sono oltre 3,66 milioni i casi di Coronavirus nel mondo, più di 260 mila i morti. Gli Stati Uniti rimangono il Paese più colpito con oltre 1,2 milioni di casi, seguono Spagna e Italia per numero di contagi, entrambe oltre i 200mila. Per numero di morti la Gran Bretagna ha superato il nostro Paese, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Oms: «Rischio di tornare al lockdown reale»

Epa/Martial Trezzini | Il direttore generale del’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus

«Il rischio di ritornare in lockdown resta molto reale se i Paesi non gestiscono la transizioni con estrema attenzione e con un approccio a fasi». A dirlo è il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing sul Coronavirus.

Usa

Epa/Chris Kleponis | Il Segretario di Stato Usa Mike Pompeo

Negli Stati Uniti il numero delle persone contagiate da Coronavirus ha superato i 1,2 milioni, mentre i morti sono più di 71 mila, 2.333 persone sono morte nelle scorse 24 ore. Sull’origine del virus in laboratorio il segretario di Stato Mike Pompeo ha annunciato che gli Usa hanno «prove» ma non «certezze». Sempre Pompeo durante un’intervista all’emittente televisiva Fox ha detto anche: «Sappiamo che la Cina non ha agito abbastanza velocemente sul Coronavirus».

Intanto il presidente Donald Trump ha sollecitato la riapertura del Paese anche «a costo di più morti». Il presidente americano ha dichiarato che «non possiamo tener chiuso il nostro Paese per i prossimi cinque anni. Alcuni saranno colpiti duramente? Sì. Ma dobbiamo aprire il nostro Paese e dobbiamo aprirlo presto», ha detto durante la sua visita in Arizona, che ha fatto discutere anche per la decisione del presidente di non indossare la mascherina durante una visita in una fabbrica di mascherine.

Alla domanda se si perderanno vite umane per riaprire, Trump ha risposto: «Sarà possibile, perché non resteremo confinati nelle nostre case». Il presidente Usa ha anche annunciato di voler sostituire la task force della Casa Bianca dopo il lockdown, anche se ha assicurato che Antony Fauci continuerà a collaborare con le autorità Usa, dopo l’indiscrezione riportata dal New York Times di voler silurare l’esperto. Alle frasi di sull’apertura degli Stati Uniti, il Presidente alterna descrizioni catastrofiche della crisi che sta vivendo il Paese come: «È peggio di Pearl Harbour o dell’11 settembre. Non sarebbe mai dovuto accadere».

Olanda

Epa/Koen Van Weel | Una donna in bicicletta tra le strade di Amsterdam

In Olanda è prevista per l’inizio di giugno la riapertura di bar, ristoranti e musei. Il premier Mark Rutte ha annunciato però che i locali a luci rosse dovranno aspettare fino a settembre. Le scuole primarie puntano alla riapertura la prossima settimana, mentre superiori e università a giugno. I locali a luci rosse invece sono ancora inaccessibili: dovranno aspettare settembre. Al momento le vittime di Coronavirus registrate sono 5.204 su un totale di 41.319 casi di contagio.

Austria

ANSA/STEFAN WALLISCH | Cartello di confine al Brennero

Il governo austriaco, mediante un’ordinanza del ministro dell’Interno, ha deciso di prorogare sino al 31 maggio i controlli di frontiera “anti-Covid”. Chi supererà il confine dovrà sottoporsi tassativamente a misure di quarantena, a meno che non sia in possesso di un certificato di negatività al Covid-19 non più vecchio di 4 giorni. Ancora chiusi, inoltre, i valichi minori tra Italia e Austria, come sentieri e strade alpine.

Russia

Ansa, SERGEI ILNITSKY | Mosca, Russia, 4 maggio 2020

A Mosca nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 5.858 casi di Coronavirus, per un totale di 85.973 casi di Covid-19 confermati. La capitale russa supera così la Cina nei contagi confermati (83.968, secondo i dati della Johns Hopkins): l’aumento giornaliero del numero di persone infette a Mosca è stato pari al 7,3%. In tutta la Russia, per il quarto giorno di fila, si registrano oltre 10.000 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore. Stando alla task force russa, nel corso dell’ultima giornata sono stati accertati 10.559 nuovi contagi, che portano a 165.929 il totale dei casi ufficiali di Covid-19 in Russia dall’inizio dell’epidemia.

Le vittime del nuovo virus sono 1.537, di cui 86 decedute nelle ultime 24 ore. Ieri, 5 maggio, erano stati annunciati 10.102 nuovi casi, due giorni fa 10.581 e domenica 10.633 (il numero più alto di contagi giornalieri finora registrato nel Paese). Nel frattempo il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha comunicato che da domani, 7 maggio, si concluderà la missione dei militari russi in Italia, dopo aver completato le operazioni di soccorso e supporto durante l’emergenza Covid-19.

Iran

EPA/ABEDIN TAHERKENAREH |An Iranian man wears face mask next to a closed shopping mall in Tajrish bazaar, in Tehran

Sono oltre 100mila le persone in Iran che sono rimaste contagiate dal SARS-CoV-2, con un incremento di 1.680 registrati nelle ultime ore e che porta così ad un totale di 101.650 le persone che sono entrate in contatto con il virus sin dall’inizio della pandemia. I contagiati che si trovano in condizioni critiche, e pertanto ricoverati nelle terapie intensive del Paese, sono 2.735. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 78 decessi, che portano così il numero totale dei morti a 6.418. I pazienti guariti invece sono 81.587. A fornire i dati è stato il portavoce del ministero della Salute iraniano, Kianoush Jahanpour.

Cina

Ansa | Hua Chunying (L), spokeswoman of China’s foreign ministry, speaks at a regular press conference at the Ministry of Foreign Affairs in Beijing, China, 06 January 2016

La Cina risponde alle accuse delle autorità statunitensi secondo cui ci sarebbero prove che il virus è stato creato in un laboratorio di Wuhan. «Pompeo dice di avere enormi prove? Ce le mostri», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, in conferenza stampa. «Pompeo non può presentare evidenze, perché non ne ha. L’origine del Covid-19 è una questione per scienziati ed esperti», ha aggiunto Hua. Intanto a Wuhan, città epicentro dell’epidemia, hanno riaperto le prime scuole. Secondo quanto riporta l’agenzia Xinhua, 121 scuole tra superiori e professionali hanno riaperto le porte agli studenti. Le scuole hanno effettuato la pulizia e la disinfezione preventiva prima. A tutte le facoltà sono richiesti test sanitari al personale e agli studenti.

Germania

Ansa, Armando Babani | Le finestre di una scuola a Francoforte, 16 aprile 2020

La Germania si prepara per la riapertura dei negozi e delle scuole. Il salto si potrebbe fare a partire già da maggo, dopo settimane di lockdown per contenere la diffusione del Coronavirus, A prevederlo è un principio di accordo raggiunto tra la cancelliera Angela Merkel e i primi ministri delle varie Regioni. «Anche dopo che le prime fasi di apertura sono state introdotte il 20 aprile, il numero di nuove infezioni è rimasto basso», si legge nel documento ottenuto dalla France Presse, senza «alcuna nuova ondata di infezione».

America Latina

Ansa | Brasile

In America Latina più di 15mila persone sono morte a causa del Coronavirus. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’agenzia stampa Afp. Il totale dei contagi supera i 280mila. Il Brasile rimane il Paese più colpito (114.715 casi, 7.921 morti), seguono Messico e Ecuador. In Colombia è stata prorogata la quarantena fino al 25 maggio, anche se il presidente Iván Duque ha annunciato la ripartenza di alcune attività produttive. Anche l’Ecuador ha deciso di prorogare di altre 30 giorni lo «stato di eccezione».

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