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Dl Scuola, il Senato vota la fiducia (tra i malumori del centrodestra): ecco cosa cambierà

28 Maggio 2020 - 18:16 Redazione
maturità
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Il testo passerà poi all'esame della Camera e dovrà essere pronto entro il 7 giugno

Dopo il messaggio pubblicato su Facebook dalla viceministra Anna Ascani in cui annunciava, in mattinata, che «la settima Commissione del Senato ha terminato l’esame degli emendamenti al Decreto Scuola», poco fa il Senato ha confermato la fiducia sul decreto. Una votazione, quella di oggi 28 maggio, preceduta dai giudizi spaccati in aula, tra il centrodestra che ha “bocciato” – come affermato dall’esponente di FdI Licia Ronzulli – quanto fatto dalla ministra dell’Istruzione Azzolina e il centrosinistra che si è invece detto soddisfatto.

Il testo è stato approvato con 148 voti a favore e 77 contrari. Il decreto passerà poi all’esame della Camera i cui lavori inizieranno il 3 giugno e dovrebbero concludersi il 6. Il testo contiene una serie di misure per fronteggiare il nuovo anno scolastico dopo l’emergenza Coronavirus con tutti gli accorgimenti del caso.

Addio al voto in decimi

La prima novità riguarda il giudizio dato alla fine dell’anno scolastico nella scuola primaria: non si ricorrerà più al voto in decimi ma si darà un giudizio descrittivo dell’alunno: «Si valorizza a sistema la dimensione formativa della valutazione, che accompagna, attraverso l’espressione del giudizio», il percorso di crescita e di formazione dei bambini, è scritto nell’emendamento.

Alunni disabili

Limitatamente all’anno scolastico 2019- 2020, la scuola può valutare l’opportunità di consentire la reiscrizione dell’alunno con disabilità allo stesso anno di corso frequentato nell’anno scolastico attuale, sulla base della richiesta della famiglia. In questo modo è favorito il recupero di quanto previsto e che, per via dell’emergenza sanitaria, non si è riusciti a fare conseguire.

Tutela dei privatisti

Per i candidati privatisti all’esame di maturità che sosterranno la prova nella sessione straordinaria di settembre, è previsto che partecipino comunque alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato nonché ad altre prove previste dalle università, istituzioni dell’alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma, come pure a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione, comunque denominate, per le quali sia richiesto il diploma di scuola secondaria di secondo grado, con riserva del superamento dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

Graduatorie provinciali

Vengono, poi, aggiornate le graduatorie provinciali prevedendo per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 l’istituzione delle nuove graduatorie provinciali di istituto. La valutazione delle candidature per la costituzione delle graduatorie è effettuata dagli uffici scolastici territoriali, che possono avvalersi dell’attività di supporto nella valutazione da parte delle scuole della provincia di riferimento.

Accesso all’insegnamento

È istituito presso il MI Social un “Tavolo di confronto per avviare con periodicità percorsi abilitanti”, in modo da garantire anche in futuro ai neo-laureati un percorso di accesso all’insegnamento caratterizzato da una formazione adeguata.

Incarichi temporanei

È prevista, per l’anno scolastico 2020/21 ed in via del tutto straordinaria, la possibilità per le scuole dell’infanzia paritarie comunali di affidare incarichi temporanei agli educatori dei servizi educativi per l’infanzia, qualora non sia reperibile personale docente con il prescritto titolo di abilitazione per le sostituzioni. In questo modo viene comunque garantito il servizio educativo.

Edilizia scolastica affidata ai sindaci

Per garantire di procedere velocemente con l’esecuzione di interventi di edilizia scolastica, i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane operano con i poteri dei commissari fino al 31 dicembre 2020.

Concorsi

La procedura straordinaria riservata a docenti con 36 mesi di servizio non prevede più il quiz in estate, ma una prova scritta articolata in quesiti a risposta aperta da tenersi nel corso dell’anno, probabilmente in ottobre, al massimo a novembre. I vincitori otterranno la retrodatazione giuridica del contratto.

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