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Atlanta, scontri con la polizia dopo la morte dell’afroamericano Brooks: 36 arresti. Licenziato l’agente che gli ha sparato alla schiena – Video

14 Giugno 2020 - 10:44 Redazione
La sindaca della città della Georgia si è schierata dalla parte della vittima. Migliaia di manifestanti sono scesi nelle strade della città

Accanto alle proteste pacifiche dei migliaia scesi in strada dopo la morte del 27enne Rayshard Brooks, ucciso durante un arresto con tre colpi di pistola alla schiena, è scoppiata la rabbia ad Atlanta. A decine nella notte hanno preso d’assalto e incendiato il ristorante Wendy’s, che si trova davanti al luogo in cui è morto Brooks, dove erano in corso scontri con la polizia.

Almeno 36 persone sono state arrestate nel corso degli scontri, mentre la strada interstatale che porta al luogo dell’omicidio è stata chiusa. Le proteste proseguono, mentre la polizia sta reagendo con gas lacrimogeni.

Licenziato l’agente che ha sparato tre colpi alla schiena di Brook

Si chiama Garrett Rolfe l’agente di polizia che ha ucciso a colpi di pistola Rayshard Brooks, cittadino afroamericano di 27 anni. Secondo quanto riportato alla Cnn dal portavoce del dipartimento della città della Georgia, Carlos Campos, è stato licenziato. L’altro poliziotto coinvolto nel caso, Devin Brosnan, è stato invece assegnato a lavori d’ufficio.

La sindaca di Atlanta, Keisha Lance Bottoms, si è schierata dalla parte della vittima, uccisa a meno di un mese dalla morte di George Floyd – l’evento che ha scatenato le rivolte del movimento Black Lives Matter. «Non ritengo che sia stato un uso giustificato di forza», ha dichiarato riferendosi alla dinamica dell’omicidio, annunciando anche che il capo della Polizia della città, Erika Shields, ha rassegnato le sue dimissioni.

La versione della polizia sull’arresto

Secondo le prime ricostruzioni del caso, i due agenti sarebbero intervenuti dopo aver ricevuto una telefonata da parte dei proprietari di un ristorante, che avevano denunciato la presenza di un uomo addormentato in un parcheggio. La polizia sarebbe intervenuta a quel punto e, dopo aver trovato Brooks positivo all’alcol test, avrebbe tentato di arrestarlo. Il giovane, disarmato, ha tentato di fuggire: è stato a quel punto che, come si vede nei video, gli agenti hanno prima usato il taser elettrico e poi Rolfe gli ha sparato tre colpi alla schiena.

La famiglia di Brooks: «Vogliamo giustizia»

Il legale della famiglia di Brooks, Chris Stewart, ha dichiarato: «Vogliamo giustizia. Siamo impegnati a trovare un vaccino per il Coronavirus, ma non siamo impegnati a trovare un vaccino contro la polizia che spara nel giro di pochi secondi contro un afroamericano», mette in evidenza Stewart. «Il taser non è un’arma letale», ha aggiunto Justin Miller, altro avvocato della famiglia, riferendosi al presunto fatto che, per difendersi dalle scosse, Brooks avrebbe strappato di mano il taser agli agenti prima di fuggire.

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