I milioni venezuelani ai Cinquestelle, il cavallo di Chavez e quel timbro che getta un’ombra sull’autenticità del documento

Nonostante siano evidenti i rapporti di amicizia tra M5s e il Governo venezuelano, c’è un forte dubbio sulle carte segrete di Abc

Il quotidiano spagnolo Abc ha pubblicato un documento segreto che documenterebbe la consegna di una valigetta contenente 3,5 milioni di euro da parte del Governo venezuelano di Hugo Chavez a Gianroberto Casaleggio, promotore del Movimento 5 Stelle. Il documento riporta l’intestazione della Dirección General de Inteligencia Militar (DGIM), la data del 5 luglio 2010 e due timbri, di cui uno risulta essere stranamente errato.


Il Governo venezuelano, da quando è presente il chavismo al potere, si è caratterizzato in particolar modo per il simbolismo. Non bastava governare, Hugo Chavez e i suoi dovevano imprimere la «Revolución bolivariana» in maniera indelebile attraverso le modifiche dei simboli di Stato, come la bandiera e lo «Escudo de Armas». Quest’ultimo è presente nel documento, ma è quello precedente alla riforma del 2006 e quindi incongruente con la data del documento, il 15 luglio del 2010.


Attraverso la «Ley de Bandera Nacional, Himno Nacional y Escudo de Armas de la República Bolivariana de Venezuela», legge pubblicata nella gazzetta 38.394 del marzo 2006, il cavallo bianco cambia posizione. Nella versione vigente dal 1954 presentava il corpo verso destra e la testa rivolta verso sinistra, nella riforma del 2006 torna a galoppare verso sinistra come nella versione del 1863.

Le modifiche «rivoluzionarie» dei simboli sono molto sentite dai chavisti, la riforma era tanto desiderata dallo stesso presidente Chavez e spiegata in un intervento del 2005 ad «Aló Presidente», il suo programma televisivo di propaganda – con tanto di claque uniformata in rosso – trasmesso ogni domenica mattina in diretta nazionale.

A livello temporale coincide, invece, il logo in alto a sinistra del Dirección General de Inteligencia Militar (DGIM) che nel 2011 riportava ancora quel nome. Infatti, qualche anno dopo è stato cambiato in Dirección General de Contrainteligencia Militar (DGCIM).

Il nome era stato cambiato durante la gestione di Hugo Armando Carvajal Barrios, come riportato nella biografia del suo sito:

Al final de su primer periodo como director, en el año 2011, sus reformas al servicio de inteligencia militar se plasmaron en la nueva estructura del Ministerio de la Defensa. Estableciendo nuevas tareas para la institución y re dirigiendo su función principal, de inteligencia a contrainteligencia. Por tal motivo, la reformada institución pasó a llamarse Dirección General de Contrainteligencia Militar “DGCIM”.

La riforma del nome della Dirección e dello stesso logo riportate nel sito di Carvajal.

Non si mette in dubbio il legame politico tra il M5S e il Governo venezuelano, sono tante le evidenze che portano ad un rapporto di amicizia, favorendo il Governo di Maduro, o qualsivoglia rispetto reciproco. Getta però un’ombra evidente sull’autenticità del documento l’uso di un timbro datato in un ente come quello dell’allora Dirección General de Inteligencia Militar (DGIM) a direzione chavista, soprattutto a distanza di circa 4 anni dalla riforma dello scudo.

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