La denuncia di Ema Stokholma, vittima di “upskirting”: «Mai rimanere in silenzio» – Video

Dopo aver scoperto il cellulare, la Dj ha identificato il proprietario del cellulare. Poi ha raccontato quanto le è accaduto su Instagram

Episodio di molestie ai danni della conduttrice e modella francese, Ema Stockholma. Durante il sound check del suo spettacolo di San Giovanni a Torino la disc jockey è stata ripresa di nascosto con un cellulare, lasciato per terra con la telecamera rivolta verso le sue parti intime. Una pratica nota come “upskirting“, che in alcuni Paesi è punita con il carcere. A denunciare l’accaduto è la stessa Dj su Instagram.


La denuncia

«Faceva caldo, avevo un vestito estivo – racconta la Dj -. Ero con il mio manager, che è anche il mio migliore amico, e un’altra decina di persone. Quando ho raccolto quel cellulare, accanto alla cassa, mi sono accorta che c’era un video delle mie parti intime di dieci minuti. E c’erano anche altri video così, di altre ragazze, tutti lunghissimi…». Una volta scoperto il cellulare, la conduttrice avrebbe prontamente identificato l’autore del video, denunciando l’accaduto.


«L’ho portato dalle guardie, gli ho parlato, sempre col sorriso e la tranquillità, perché non bisogna essere violenti – racconta, – Anche queste persone vanno aiutate. Ma non si deve fare finta di nulla: bisogna denunciare». Anche «per evitare che in futuro queste persone commettano cose ancora peggiori», dichiara Stockholma.

Il ringraziamento della sindaca Appendino

La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha condiviso la video-denuncia della conduttrice su Facebook, per ringraziarla del coraggio che ha mostrato nel denunciare quanto le era accaduto. «Non posso che tornare a ribadire l’urgenza di un’azione sociale e culturale affinché venga messa una volta per tutte la parola fine a queste vergognose azioni», ha scritto su Facebook Appendino. «Solo pochi giorni fa avevo parlato della necessità impellente, per tutta la società, di rompere il silenzio davanti a ogni genere di violenza che viene consumato nei confronti delle donne».

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