Si conclude oggi in Russia il referendum lungo una settimana sulle modifiche alla costituzione. Con il 20% dei voti scrutinati il 72,14% dei russi ha sostenuto la riforma costituzionale. Le modifiche agli emendamenti voluti da Vladimir Putin potrebbero permettergli di rimanere al potere fino al 2036. Il voto – iniziato il 25 giugno – si è concluso alle ore 20 italiane, con la chiusura dei seggi nell’enclave di Kaliningrad. Tuttavia, Putin non ha ancora chiarito come i cambiamenti influenzeranno la sua vita politica. Per molti analisti la vittoria – ormai certa – al referendum gli consentirebbe di correre per altri due periodi di sei anni consecutivi dopo la scadenza del suo attuale mandato nel 2024.
July 1, 2020
Già a gennaio il presidente russo aveva costretto alle dimissioni l’intero governo, insieme al primo ministro Dmitry Medvedev. Davanti ai membri dell’assemblea federale Putin aveva proposto di ampliare i poteri del parlamento e ridistribuire l’autorità tra i rami del governo, alimentando le voci che avrebbe potuto cercare di diventare parlamentare o presidente del Consiglio di Stato al termine del suo mandato nel 2024.
July 1, 2020
In mattinata un gruppo di attivisti ha disegnato con i propri corpi la cifra 2036 sulla Piazza Rossa, in protesta contro il referendum. Il blogger e oppositore del presidente russo Alexei Navalny ha invece parlato apertamente di brogli. Subito smentiti dalla Commissione elettorale e dal Cremlino che hanno bollato il tutto come «fake news oltre ogni limite».
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