Sondaggio Pagnoncelli, elezioni oggi? Vince sempre il centrodestra. Con la nuova legge elettorale Italia Viva rischia, Calenda ce la fa

Nella simulazione del sondaggista, la coalizione con Lega, FdI e Forza Italia otterrebbe sempre la maggioranza, purché unita

Se le elezioni Politiche dovessero svolgersi oggi, la coalizione di centrodestra vincerebbe con ampio distacco su una possibile alleanza tra Pd e M5s. Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera analizza quattro scenari possibili sulla base dei sondaggi dal 2 maggio al 9 luglio, valutando gli equilibri tra le forze politiche in base sia all’attuale legge elettorale, il Rosatellum, che a quella su base proporzionale in fase di elaborazione in Parlamento, il Germanicum. E in tutti gli scenari, il risultato è costantemente a favore di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.


Con l’attuale legge elettorale

Nel primo scenario, la simulazione prevede che la contrapposizione tra la coalizione di centrodestra, quella di centrosinistra e il M5s da solo. In questo caso il centrodestra avrebbe una maggioranza schiacciante, ottenendo 391 deputati e 201 senatori.


Nel secondo è invece prevista l’alleanza elettorale tra dem e grillini, insufficiente per ribaltare il risultato. Il vantaggio del centrodestra verrebbe comunque ridotto, con una forbice tra i 339 e 285 seggi alla Camera e tra i 174 e 136 al Senato.

Con il nuovo Germanicum

Nel terzo scenario viene applicata la nuova legge elettorale, che prevede un sistema proporzionale puro, con lo sbarramento al 5% nazionale, o al 15% se una lista si presentasse in una sola regione, e la riduzione del numero dei parlamenti. Con questi filtri all’ingresso, in Parlamento entrerebbero solo sei partiti. Tra questi quello determinante per la formazione di un governo sarebbe Forza Italia, visto che Lega e FdI non otterrebbero i 201 seggi necessari per la maggioranza alle Camere.

Nell’ultimo scenario l’ipotesi è che la soglia di sbarramento venga abbassata dal 5 al 3%, mantenendo quella nella singola regione al 15%. In questo caso il quadro generale non subirebbe modifiche, il centrodestra otterrebbe sempre la maggioranza, fatta salva la presenza di Forza Italia nella coalizione. A godere dell’abbassamento della soglia sarebbe poi Azione di Carlo Calenda, ma non Italia Viva di Matteo Renzi, che resterebbe senza parlamentari.

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