«Le messe non devono essere a pagamento». Stop del Vaticano ai tariffari per battesimi e matrimoni

L’Istruzione del Vaticano ridefinisce il ruolo dei parroci nella sensibilizzazione alla solidarietà: «Siano loro i primi esempi»

La Messa e i sacramenti non possono comportare «un prezzo da pagare». È con questa e altre istruzioni che dal Vaticano arriva un freno ai tariffari per Messe e celebrazioni. Papa Francesco vuole ridefinire il ruolo della parrocchia sottolineando come non «si può dare l’impressione che la celebrazione dei sacramenti, soprattutto la Santissima Eucarestia, possano essere soggetti a dei tariffari».


Oltre al no ai listini prezzi per matrimoni e funerali, che non devono essere «tasse da esigere», l’Istruzione del Vaticano guida i parroci sul tipo di sensibilizzazione alla solidarietà. Vengono invitati, per primi, a dare esempio misurato della gestione economica della comunità parrocchiale a loro affidata.


«La sensibilizzazione potrà procedere tanto più efficacemente quanto più i presbiteri da parte loro offriranno esempi ‘virtuosi’ nell’uso del denaro», si legge nel testo diffuso dal Vaticano.

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