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Il rover Perseverance è stato lanciato con successo verso Marte, in attesa della prima missione umana – Il video

Lancio riuscito con successo. Il giorno della prima missione umana sul suolo marziano è sempre meno lontano

È partita con successo la sonda Perseverance della NASA, nell’ambito della missione Mars 2020. Nel momento in cui scriviamo, dopo la separazione del primo stadio, il vettore ha spento i motori e si trova in orbita attorno alla Terra. Se leggete questo articolo, significa che, con una ulteriore spinta, la missione si è affrancata dall’attrazione del nostro Pianeta. Quindi, spenti nuovamente i motori, si è lasciata andare per inerzia verso Marte. Tra il viaggio verso il Pianeta rosso e l’atterraggio previsto nella regione del cratere Jezero passeranno circa 687 dei nostri giorni. Lo scopo della missione è quello di trovare traccia di antiche forme di vita primordiale marziana, e non solo. A bordo, anche il Mars Helicopter, di cui avevamo trattato nel marzo 2019, quando venne resa nota la realizzazione. 


Elicotteri su Marte e basi sulla Luna

Il piccolo drone dotato di eliche, servirà a studiare questa tipologia di volo anche nell’atmosfera, più rarefatta rispetto alla nostra. Le sue pale avranno la potenza di 2.400 giri al minuto (10 volte maggiore di quella necessaria sulla Terra). Così, quando i primi astronauti cammineranno su Marte, potrebbero essere accompagnati da droni più sofisticati di quello a bordo della Perseverance, rendendo più agevole la loro esplorazione, e forse anche più sicura. Il drone della NASA dovrà puntare tutto sulle sue ridotte dimensioni e un pannello fotovoltaico; a fronte delle fredde notti marziane, della densità dell’atmosfera ridotta, anche se compensata da una altrettanto minore gravità.


Come accennato anche da Umberto Guidoni nella sua precedente analisi per Open, questo genere di missioni andrebbe considerata in parallelo col progetto Moon to Mars. Se vogliamo andare su Marte con missioni umane, e magari realizzare futuri insediamenti stabili, la tappa intermedia sarà una stazione orbitante attorno alla Luna (Deep Space Gateway), da utilizzare come “scalo”, sia per futuri allunaggi, sia come rotta intermedia verso il Pianeta rosso. Il vettore studiato dall’Agenzia spaziale americana, denominato Sls (Space Launch System), ovvero un razzo più grande del Saturn V delle missioni Apollo, servirà al lancio dei moduli necessari all’assemblaggio della futura base lunare.

La missione prevede anche la presenza dell’omonimo rover, il Perseverance. Non si tratta solo di portare avanti l’esplorazione robotica al fine di trovare tracce di vita, ma anche di saggiare la possibilità di creare futuri insediamenti, e acquisire ulteriori informazioni per le prime missioni umane. Il rover ha in dotazione vari strumenti, tra cui un trapano in grado di raccogliere campioni dalle rocce. Inoltre, verranno condotti esperimenti importanti per garantire la sopravvivenza umana laggiù; come il test di tecnologie in grado di produrre ossigeno dall’atmosfera marziana, lo studio delle condizioni meteorologiche, e altre variabili ambientali che potrebbero costituire un fattore di rischio. 

Video in copertina a cura di Carlotta Megali

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