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Coronavirus, no della Camera a mozione delle opposizioni per chiedere risarcimenti alla Cina

05 Agosto 2020 - 22:34 Redazione
A essere stata approvata invece è stata la mozione della maggioranza che invita il Governo a sostenere un'indagine internazionale sulle origini della pandemia

L’Aula di Montecitorio ha detto no alla mozione delle opposizioni avanzata per chiedere un risarcimento alla Cina, per via delle conseguenze economiche scaturite dalla pandemia di Coronavirus. Nessuna richiesta di danni quindi (che sarebbe anche difficilmente praticabile) così come nessuna sanzione contro Pechino. La Camera ha invece approvato, con i voti contrari di Lega e FdI, oltre che l’astensione di Forza Italia, una mozione di maggioranza per sostenere un’indagine internazionale che indaghi sulle origini della pandemia.

Molto più dura invece la linea di Lega e FdI, che chiedevano di intraprendere azioni dirette contro Pechino, considerando il governo cinese come responsabile per la diffusione del virus. «La Cina sapeva tutto già dalla metà di dicembre ma solo il 14 febbraio ha dichiarato 1700 operatori sanitari e medici infetti» ha detto il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (FdI). «L’accertato ritardo di comunicazione all’Oms giustifica una richiesta di risarcimento danni di fronte alla Corte internazionale di Giustizia da parte degli Stati colpiti proprio in base allo statuto stesso dell’Oms, intenzionalmente violato in più punti, falcidiando vite umane e procurando danni economici e sociali incalcolabili».

Cosa prevede la mozione di maggioranza

La mozione di maggioranza invita invece il Governo alla collaborazione con «l’Organizzazione mondiale della Sanità ai fini dell’accertamento indipendente, istituito il 18 maggio 2020, per fare luce sulla gestione del Coronavirus da parte della comunità internazionale». Si chiede inoltre all’esecutivo di «esplorare tutte le iniziative diplomatiche a sostegno di una proposta italiana, in sede Onu, per il lancio di una grande alleanza internazionale per il vaccino e per lo sviluppo di strumenti diagnostici e trattamenti terapeutici contro il Coronavirus».

All’esecutivo si chiede inoltre di «assumere un ruolo attivo, in particolare nella sede dell’Organizzazione mondiale della sanità, a presidio della trasparenza decisionale nell’adozione di misure di contrasto alle emergenze sanitarie e dell’accessibilità per l’intera comunità internazionale di banche dati, piattaforme ed infrastrutture nel pieno rispetto del diritto umano alla diffusione del sapere scientifico; a sostenere con convinzione, anche in vista della presidenza italiana nel 2021, un impegno dei Paesi G20 a rafforzare la cooperazione internazionale per la prevenzione di tutte le pandemie e per lo sviluppo di vaccini e di strumenti diagnostici e trattamenti terapeutici contro il Coronavirus».

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