In Italia arriva il dottorato in Intelligenza artificiale. E sono già disponibili le prime 194 borse di studio

È la scienza del futuro (e del presente): in Italia arriverà il prossimo anno con 5 corsi specifici in 5 diverse università

È ufficiale: a partire dall’anno accademico 2021-2022, in Italia partirà il primo dottorato in Intelligenza artificiale. Con un finanziamento complessivo da 15 milioni di euro, il ministero dell’Università ha dato inizio al percorso italiano di ricerca sull’AI. Una scienza che, secondo la Commissione Europea, avrà lo stesso impatto di trasformazione sulla società e l’industria prodotto in passato dal motore a vapore e dall’elettricità. A comunicare la notizia sono stati gli stessi Cnr e Mur, che a marzo 2019 avevano avviato i lavori per sviluppare il progetto. I dottorati partiranno in diverse università, che hanno contribuito al co-finanziamento: alla Sapienza di Roma, al Politecnico di Torino, all’Università Campus Bio-Medico di Roma, all’Università Federico II di Napoli e all’Universià di Pisa. Attualmente sono già disponibili 194 borse di studio: 97 sono cofinanziate dal Cnr e 97 dal Mur attraverso l’Università di Pisa. Le lezioni inizieranno a novembre del prossimo anno, mentre i bandi di ammissione saranno disponibili all’inizio del 2021.


Il Consiglio nazionale delle ricerche si occuperà di elaborare, attraverso un comitato specifico, una strategia unitaria attraverso cui coordinare a livello nazionale lo studio dell’AI. Per questo compito ha ricevuto dal Mur 4 milioni di euro: anche l’Università di Pisa, che dovrà implementare la strategia elaborata dal Cnr, ha ricevuto 3,85 milioni. «L’intelligenza artificiale rappresenta uno dei settori ad alto impatto che condizioneranno la competitività dei Paesi nel prossimo futuro», ha detto il ministro Gaetano Manfredi. Il McKinsey Global Institute, citato nel documento di Mur e Cnr, stima che entro il 2030 l’AI porterà ad una crescita del 16% del Pil mondiale e avrà un impatto sul 70% delle aziende. «Si tratta di una grande opportunità per l’Italia – ha aggiunto il ministro – e su questo deve investire per avere un ruolo internazionale ed essere in grado di competere sulle tecnologie avanzate».


I corsi del dottorato

I dottorandi, spiegano dal ministero, riceveranno sia una “formazione orizzontale”, comune a tutti gli indirizzi e che si focalizza sugli aspetti fondazionali dell’Ai, sia una “formazione verticale”, che fa riferimento all’area di specializzazione e che cambia di corso in corso. Ogni università si occuperà, infatti, di un indirizzo specifico inerente all’Intelligenza Artificiale. Le aree tematiche saranno 5:

  • PhD-AI.it: Area salute e scienze della vita, coordinato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma;
  • PhD-AI.it: Area agrifood e ambiente, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II;
  • PhD-AI.it: Area sicurezza e cybersecurity, coordinato da Sapienza Università di Roma;
  • PhD-AI.it: Area industria 4.0, coordinato dal Politecnico di Torino
  • PhD-AI.it: Area società, coordinato dall’Università di Pisa.

Immagine di copertina: Franki Chamaki on Unsplash

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