Coronavirus, Galli smentisce il ministro Speranza e frena sui tempi del vaccino: «Non prima della fine del 2021»

L’infettivologo ha criticato anche la strumentazione politica del vaccino da parte del presidente americano Donadl Trump

Il direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, frena gli entusiasmi su un vaccino contro il Coronavirus in arrivo entro fine anno. «Ho messo via una bottiglia di champagne per il vaccino anti-Covid, ma temo che non lo stapperò prima della fine 2021», dice l’infettivologo ospite ad Agorà su Rai3.


Commentando le dichiarazioni del presidente americano Donald Trump su un vaccino in arrivo entro il 2020 Galli ha dichiarato: «Allo stato attuale quasi nessun vaccino ha superato la fase 1 della sperimentazione. E quando ci sarà. bisognerà produrlo per le esigenze mondiali, distribuirlo e somministrarlo. E tutto questo mi preoccupa».


«È  sbagliato – aggiunge Galli – usare il vaccino come slogan politico. Ora non lo abbiamo e non lo avremo in autunno per l’inizio delle scuole. Mi preoccuperei piuttosto della campagna vaccinale per l’influenza». Il primario smentisce dunque quanto affermato dal ministro Roberto Speranza a fine luglio che aveva assicurato che le prime 60 milioni di dosi sarebbero state distribuite entro la fine dell’anno.

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