Zingaretti: «Non sosterremo mai la candidatura di Virginia Raggi, sono stati cinque anni drammatici per Roma» – Il video

La capitale rimane una linea rossa per il segretario del Pd, nonostante il via libera ad alleanze territoriali

Doveva essere un «rinnovato clima politico» quello tra il Partito Democratico e il Movimento 5 stelle aperto ieri con una nota, e confermato oggi dopo il voto su Rousseau. E invece, a poche ore dal «Sì» della base pentastellata che fa cadere il limite dei due mandati e apre ad alleanze territoriali, il segretario del Pd Nicola Zingaretti rilancia parole molto dure contro la sindaca della Capitale e la sua ricandidatura. «Non sosterremo mai la candidatura di Virginia Raggi».


Il segretario dem mette dei paletti precisi sulla Capitale: «Non capisco il polverone alzato dalla non notizia della ricandidatura di Raggi a un secondo mandato da sindaco di Roma», ha detto Zingaretti in conferenza stampa ad Orbetello. «Noi non la sosterremo mai perché credo siano stati 5 anni drammatici per la capitale e occorre ora dare voce alla città».


«Speranza nuova per Roma»

«Occorre ora dare voce alla città – ha proseguito Zingaretti – e quindi unire le forze produttive, sociali, culturali, politiche, e indicare una speranza nuova per Roma, per questa bellissima capitale che è la mia città, anche perché all’Italia serve una Roma protagonista nel pianeta, protagonista in positivo nei valori, nei contenuti, nell’economia». Dunque, ha affermato il segretario del Pd, «occorre costruire un progetto che ridia alla capitale del Paese il giusto ruolo che ha nella storia, quindi è tutto molto chiaro. Per quanto riguarda noi, i candidati delle amministrative 2021 si decidono dopo le amministrative 2020, quindi non c’è nessun ritardo: c’è una voglia di pensare ai contenuti, e poi di arrivare alla personalità che interpreti il cuore di Roma come Giani – ha concluso, riferendosi al candidato alla presidenza della Regione Toscana – interpreta il cuore della Toscana».

I malumori in casa 5 stelle

Una ricandidatura della sindaca era per Zingaretti scontata. Sul nome del candidato dem invece – ha chiarito il segretario – se ne parlerà dopo le Regionali di settembre. Ma sul passo in avanti di Raggi i malumori non sono mancati neanche in casa cinque stelle. L’annuncio non ha soddisfatto molti all’interno della sua maggioranza. Con un post su Facebook era stato il consigliere del comune di Roma Enrico Stefàno a farsi avanti e criticare più che il nome, i modi con cui questa candidatura è arrivata, con la mancanza di un dibattito interno e senza una votazione: temi per altri tanto cari al modo di fare politica del M5S. «Tanto per dirne una da oltre due anni siamo senza Assessori ai rifiuti», aveva scritto poi Stefàno.

Foto copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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