Roma, l’annuncio di Virginia Raggi: «Mi ricandido contro i giochi di palazzo». Beppe Grillo: «Daje»

«Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima. Sono convinta che dobbiamo andare avanti», ha detto la sindaca della Capitale

Alla fine lo ha fatto. Virginia Raggi ha annunciato di volersi candidare, per la seconda volta, a sindaca di Roma in vista delle elezioni comunali del 2021. «Ho parlato con la mia famiglia, ho parlato con i vertici del M5s: ho deciso di ricandidarmi a sindaco di Roma». Una scelta fatta quando né il centrodestra né il centrosinistra hanno ancora messo sul tavolo i nomi di possibili candidati al Campidoglio.


Ci vuole qualche ora, ma alla fine arriva anche l’endorsement del fondatore del Movimento, Beppe Grillo. «Daje», scrive sui social postando una foto di lui e della sindaca. Nessun altro commento, solo la tipica incitazione tutta romana.


Dunque Raggi tenta il bis: «Non ci sto ad apparecchiare la tavola per far mangiare quelli di prima. Sono convinta che dobbiamo andare avanti». «Una scelta – dice, come riportato da Il Foglio – contro i giochi di palazzo, ma dettata dal bene per la Capitale». Nei mesi scorsi la sindaca ha avuto modo di parlare con le maestranze del Movimento 5 Stelle: tra loro, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Davide Casaleggio. La prima cittadina avrebbe anche avuto uno scambio telefonico con Grillo, suo strenuo sostenitore, prima dell’annuncio.

Starà ora a Vito Crimi sottoporre la volontà di Raggi ai sostenitori del partito, mettendo come al solito ai voti la candidatura sulla piattaforma Rousseau: perché possa correre per la fascia tricolore, c’è infatti bisogno del sostegno degli iscritti. «Virginia Raggi sta svolgendo un ottimo lavoro a Roma. E ha bisogno del supporto di tutto il Movimento» scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook.

Intanto arriva il no secco di Enrico Letta a una sua possibile candidatura per il centro-sinistra alle prossime elezioni comunali a Roma: «Non sono interessato e non sono romano». Anche i suoi collaboratori assicurano: «Non sarà mai candidato a sindaco di Roma».

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