È l’intervento appassionato di Michelle Obama a chiudere la prima giornata della convention democratica in videoconferenza con una Milwaukee deserta, con l’ex first lady all’attacco del presidente Donald Trump accusato di creare il caos e divisione, senza alcuna empatia. Quel caos in cui oggi è caduta l’economia americana «a causa del Coronavirus che questo presidente ha minimizzato troppo a lungo», ha aggiunto l’ex first lady che ha definito Trump «il presidente sbagliato per il nostro Paese», incapace di gestire una situazione «più grande di lui».
«Mi fa infuriare vedere dove siamo arrivati – dice Michelle Obama all’inizio del suo discorso – perché io conosco quello che c’è in questo Paese. Quando apriamo i nostri cuori, sappiamo che quello che sta succedente in questo Paese semplicemente non è giusto». Ingiustizie contro le quali l’ex first lady invita a reagire: «Quando vedete qualcosa di non giusto, dovete dire qualcosa, fare qualcosa. Ecco la giusta forza di empatia. Non solo sentire, ma fare. Per i nostri figli, ma non solo. Per tutti».
Michelle Obama cita George Floyd, Brionna Taylor e tutte le vittime più recenti degli abusi della polizia negli Stati Uniti: «una lista infinita di innocenti di colore continua a essere uccisa» ricorda l’ex first lady che ha accusato Trump di aver deriso il movimento Black Lives Matter.
«Conosco Joe Biden – dice ancora Michelle Obama – un uomo profondamente perbene, che sa ascoltare, che dirà la verità e che crede nella scienza». Biden è stato «un magnifico vicepresidente» e alla Casa Bianca «farà piani intelligenti, gestirà buoni team e governa come qualcuno che ha vissuto una vita che tutti noi possiamo riconoscere».
E quindi l’appello al voto, complicato dalla pandemia e dalla crisi del sistema postale americano. Michelle Obama ha invitato gli americani a vitae in anticipo, per posta o di persona, purché lo facciano: «È difficile vincere con equità e giustizia, stanno facendo di tutto per ostacolare il voto».
August 18, 2020
L’assalto di Sanders
Poco prima di Michelle Obama è intervenuto il senatore Bernie Sanders, già avversario di Biden e uomo simbolo dell’ala più progressista del partito democratico. Sanders paragona Trump a Nerone che suonava mentre Roma bruciava, così il presidente Usa va a giocare a golf nel pieno della pandemia: «Trump è una minaccia per la nostra democrazia – ha detto Sanders – Il nostro Paese sta vivendo un momento senza precedenti. Questa è l’elezione più importante della nostra storia moderna. Siamo alle prese con una crisi sanitaria e un collasso economico senza precedenti dalla grande depressione».
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