Elezioni Usa, Biden avanti di 9 punti nei sondaggi. E Trump vorrebbe incontrare Putin prima del voto

Lo stesso sondaggio rivela come il 58% dei sostenitori di Biden lo appoggerebbe esclusivamente in funzione anti-Trump

Il candidato democratico Joe Biden avanti di nove punti rispetto al presidente uscente Donald Trump. A meno di tre mesi dalle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America, un sondaggio di Wall Street Journal e Nbc rileva che il candidato democratico, al momento, avrebbe il 50% dei consensi, mentre Trump si fermerebbe al 41%. Certo, dei sondaggi abbiamo imparato ampiamente a diffidare dopo la sorpresa di quattro anni fa, quando le urne ribaltarono (complice il complicato sistema elettorale americano) i pronostici che davano una Hillary Clinton già alla Casa Bianca.


Ma quattro anni dopo il contesto è totalmente diverso. E non potrà non incidere, sul giudizio degli elettori statunitensi, la gestione dell’emergenza Coronavirus da parte del presidente Trump e del suo entourage. Prova ne è che lo stesso sondaggio rivela come il 58% dei sostenitori di Biden lo appoggerebbe non tanto perché il vice di Obama sia la scelta preferita, ma esclusivamente in funzione anti-Trump.


Numeri che però sembrano non preoccupare più di tanto Jared Kushner, genero del tycoon newyorkese: «Siamo in una posizione migliore di quella del 2016», ha detto in un’intervista a Cbs. «Abbiamo un milione e mezzo di volontari sul campo e uno staff retribuito di 1.500 persone. Riteniamo di avere una grande opportunità», ha aggiunto.

Staremo a vedere. Mentre prosegue e si avvia al rush finale la campagna elettorale, con la convention democratica in programma dal 17 al 20 agosto, e quella repubblicana la settimana successiva, dal 24 al 27. Dalla fine di settembre poi inizieranno i duelli televisivi. Il 3 novembre il voto, al momento inamovibile, nonostante il tweet del 30 luglio scorso in cui Trump aveva proposto di rinviare le elezioni. Quasi del tutto improbabile, vista anche la legislazione americana, che possa avvenire.

La storia, in questo caso, ci offre dei precedenti: le presidenziali Usa si sono sempre svolte nei giorni previsti, senza mai alcun rinvio, nemmeno durante la Guerra di secessione, le due guerre mondiali e la pandemia di influenza spagnola, periodo in cui si tennero quelle di medio termine del 1918 e le presidenziali del 1920.

Paga la scelta di Kamala Harris

Tornando ai sondaggi, che vedono Biden avanti, sembra pagare la scelta di Kamala Harris come vicepresidente. Secondo quanto emerso da un sondaggio condotto da Washington Post e Abc, il 54% degli statunitensi approva la scelta del candidato democratico. Contrario invece il 29%. Ma il dato interessante è che il 25% dei repubblicani, cioè uno su quattro, promuove la scelta di Harris. Dato da non trascurare, visto che non mancano all’interno del Partito Repubblicano malumori e ammutinamenti (anche eccellenti, vedi l’ex segretario di Stato Colin Powell) contro l’attuale presidente.

Trump vorrebbe incontrare Putin prima del voto

Intanto, emerge un’interessante retroscena, riportato da Nbc, secondo il quale Trump avrebbe confidato ai suoi consiglieri più stretti che vorrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin prima delle elezioni di novembre. Lo staff presidenziale starebbe valutando alcune opzioni per rendere fattibile il vertice, tra le quali un incontro a New York il mese prossimo. Ufficialmente, temi dell’incontro sarebbero le armi nucleari e l’annuncio di progressi verso un nuovo accordo sul loro controllo. Difficile però credere che i due non parleranno anche delle imminenti elezioni.

Foto copertina: EPA/MICHAEL REYNOLDS / POOL

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