A Berlino 41 scuole in quarantena ma senza paura: ripartenza con regole uguali per tutti. «Non ci sono focolai nelle classi, i contagi arrivano dall’esterno»

Nella regione di Berlino 41 istituti in quarantena su 825. Merkel: «Meglio l’obbligo di mascherina piuttosto che richiudere la scuola»

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina continua a mandare segnali di rassicurazione: «Le scuole a settembre riapriranno». Ma mentre in Italia ritorna a crescere la curva dei contagi da Coronavirus, si guarda all’estero. In Germania, dove le lezioni sono ripartite da almeno due settimane, molti istituti hanno già dovuto chiudere a causa di casi di positività. Berlino – riporta il Corriere – è la regione con più contagi: sono 41 gli istituti in quarantena su 825. Ma le scuole non sono obbligate a chiudere. Sono le autorità a decidere di volta in volta se isolare una singola classe, o prendere misure più drastiche.


Le regole uguali per tutti

A essere uguali per tutti sono le regole per la prevenzione: distanziamento sociale all’interno degli istituti e in certi casi obbligo di mascherina anche in classe. In un’intervista apparsa ieri sul Berliner Zeitung la responsabile per Berlino in materia d’istruzione ha subito placato le critiche e chiarito che «le scuole non sono focolai. Nella maggior parte dei casi, solo uno studente, un insegnante o un insegnante per struttura è infetto. Le infezioni vengono solitamente introdotte dall’esterno. Questo mi calma».


Nella giornata di ieri sono state registrate 1.427 nuove infezioni, in lieve calo rispetto alle 1.707 dell’altro ieri. Ma chiudere le scuole non è un’opzione e l’ha ribadito anche la cancelliera Angela Merkel: «Meglio l’obbligo di mascherina piuttosto che richiudere la scuola».

Foto copertina: EPA/HAYOUNG JEON

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