FACT-CHECKING :

L’Fbi ha pubblicato i Protocolli contro il «Deep State»? No, ma ha rafforzato complottismo e antisemitismo

La narrativa QAnon si fa forte della pubblicazione dei Protocolli dei Savi di Sion da parte dell’FBI

Dobbiamo tornare a parlare, ancora una volta, dei Protocolli dei Savi di Sion. Non bastava l’indifendibile Elio Lannutti, ancora oggi senatore del Movimento 5 Stelle, che con il suo tweet dello scorso gennaio 2019 aveva rilanciato la bufala storica antisemita con scuse che non stavano in piedi, oggi per colpa dell’Fbi bisogna affrontare una «seconda ondata» di complottismo.

Il famoso tweet di Elio Lannutti sui Protocolli dei Savi di Sion.

La Polizia federale americana gode di una certa autorevolezza. Risulta estremamente plausibile che la diffusione senza alcuna spiegazione del falso storico, avvenuto la scorsa settimana via Twitter, abbia rafforzato la credulità di coloro che vogliono per forza credere che i Protocolli dei Savi di Sion siano reali e non una bufala. In questi giorni non sono mancati questi «sostenitori», ma faccio una domanda alla quale fornirò risposta a fine articolo: hanno letto il documento dell’Fbi?

La «star dei social»

L’Espresso l’aveva descritta come «vera star dei social», si chiama Patrizia Rametta e c’è da dire che ha un certo seguito all’interno della bolla sovranista del web e in particolare su Twitter dove dal suo profilo leggiamo gli hashtag WWG1WGA #MAGA, proprio quelli utilizzati dai fan di Donald Trump e in particolare dai QAnon.

Patrizia Rametta, già dirigente leghista siracusana, pubblica il 20 agosto 2020 il seguente tweet in cui abbraccia il grande inganno storico dei Protocolli dei Savi di Sion:

FBI DESECRETA DOCUMENTI E IL PRIMO E PIU’ SCOTTANTE E’ IL PROTOCOLLO DEI SAVI DI SION CONTRO L’OCCIDENTE, CONTRO IL CRISTIANESIMO, CONRO LA DEMOCRAZIA, CONTRO GLI STATI NAZIONALI…. E OGGI VEDIAMO REALIZZATO TUTTO IL DISEGNO

Secondo Rametta la pubblicazione dei Protocolli da parte dell’Fbi è un assist a favore di Elio Lannutti, che difende in un tweet successivo:

ecco il documento…. se penso a come hanno massacrato @ElioLannutti … ma parlare del piano sul comunismo rosso che avrebbe gestito il modo con pochissimi elitari sionisti era scandalo… sfogliate leggete studiate le parti scritte a mano a commento

Il sito complottista

Chi segue la sezione Fact-checking di Open si ricorderà del sito Databaseitalia.it, lo stesso che aveva pubblicato i falsi video del fantomatico missile nel porto di Beirut e l’articolo di disinformazione sulle parole pronunciate da Bill Gates. Nel sito troviamo l’articolo datato 20 agosto 2020 dal titolo «STORICO !!! CONTROFFENSIVA DEI WHITE HATS. L’FBI DESECRETA I FASCICOLI DEI “SAVI DI SION”, scusandosi per l’imbarazzo creato !!!», pubblicato all’interno della categoria Q_Anon e condiviso da Patrizia Rametta nel suo tweet.

L’articolo è stato condiviso per sostenere una fantomatica veridicità dei Protocolli dei Savi di Sion, come un documento reale che per oltre un secolo avrebbero cercato di insabbiare i «servi del potere»:

Sempre tacciati di essere una invenzione, un falso e senza alcuna conferma pertinente nonostante i contenuti che si sono verificati in modo pedissequo attraverso le decadi.
Fu una rivelazione importante e quindi sono stati da sempre boicottati e insabbiati da parte dell’elite e i lori servi.

Non solo, ecco che compare nell’articolo la narrativa QAnon del «Deep State»:

I Protocolli svelano il piano diabolico dell’elite fin dal 1903 per la conquista del Mondo e l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, passando attraverso devastazione sociale, crisi economiche e Guerre mondiali in modo pianificato, per instaurare un Governo Mondiale unico gestito e Controllato dall’elite massonica deviata e satanista.

[…]

Oggi ancora appaiono sul sito dell’FBI e non sono stati rimossi, e questo esclude un possibile attacco Hacker, ma in realtà dimostra UN’EPOCALE cambio di rotta verso una direzione ben chiara di controffensiva al Deep State Mondialista.

Non è mancato, neanche in questo caso, il sostegno a Elio Lannutti:

Siamo stati per anni tacciati di Complottismo, mi ricordo anche l’attacco ad Elio Lannuti per averne parlato, che venne deriso in tanti articoli e giornaletti.

Antisemitismo, antisionismo e neoantisemitismo

L’ostilità verso gli ebrei generata da questo falso storico è innegabile e oggi viene ulteriormente rafforzata sostenendo le teorie di complotto più radicate. Ecco il tweet di @LoreNOeuro in cui tra virgolette scrive «gli ebrei si sono comportati esattamente secondo i protocolli»:

Documento appena declassificato dall’FBI sui Protocolli degli Avi di Sion in cui viene scritto nero su bianco che se anche il documento non fosse autentico “gli ebrei si sono comportati esattamente secondo i protocolli”. Da leggere tutto

Chi sostiene la veridicità del falso storico non vuole essere etichettato come antisemita preferendo parlare di «antisionismo». Queste persone, così come tante altre, dovrebbero rendersi conto di una verità storica spiegata in un precedente articolo: i Protocolli dei Savi di Sion furono uno dei punti cardini della propaganda antisemita nazista.

La prima versione tedesca dei Protocolli (US Holocaust Memorial Museum)

Chi parla di sionismo solitamente tira in ballo la «finanza» e della fantomatica «pianificazione mondiale» da parte di «finti ebrei», dove quest’ultima affermazione viene utilizzata come «salvagente» per scrollarsi di dosso la questione religiosa. L’Italia è membro, insieme ad altri Paesi del mondo, dell’organizzazione International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) che all’interno del proprio sito istituzionale riporta alcuni esempi di quelli che vengono considerati comportamenti antisemiti:

Considerando il contesto generale, esempi contemporanei di antisemitismo nella vita pubblica, nei mezzi di comunicazione, nelle scuole, al posto di lavoro e nella sfera religiosa includono (ma non si limitano a):

[…]

– Fare insinuazioni mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o stereotipate degli ebrei come individui o del loro potere come collettività – per esempio, specialmente ma non esclusivamente, il mito del complotto ebraico mondiale o degli ebrei che controllano i mezzi di comunicazione, l’economia, il governo o altre istituzioni all’interno di una società.

– Accusare gli ebrei come popolo responsabile di reali o immaginari crimini commessi da un singolo ebreo o un gruppo di ebrei, o persino da azioni compiute da non ebrei.

La composizione della delegazione italiana presso l’organizzazione intergovernativa IHRA fondata nel 1998.

Facendo un paragone attuale, il «virus dell’antisionismo» non è altro che una «mutazione» di quello dell’antisemitismo, non per niente venne coniato il termine «neoantisemitismo».

Un tweet del 16 agosto 2020 dell’utente @Valenti17938768 in cui attacca Papa Francesco citando i Protocolli dei Savi di Sion.

Hanno letto il documento dell’Fbi?

Tra i tanti tweet a sostegno della veridicità dei Protocolli dei Savi di Sion c’è quello di Alessandro (@SpanAlessandro) nel quale scrive:

Ma non avevano detto che i protocolli dei savi di Sion fossero una teoria dei complottisti più volte “confutata” da fact checkers e debuggers di ogni tempo? E che ci fanno questi protocolli nel sito dell’FBI?

Ora possiamo leggere la risposta alla domanda posta a inizio articolo. Per iniziare possiamo leggere il tweet dell’account ufficiale del Museo di Auschwitz (@AuschwitzMuseum) pubblicato a seguito del pasticcio dell’Fbi:

Context REALLY matters.

FBI Records Vault tweets out files it is releasing by including the subject. Without context.

Judging by the responses, it did not go well this time. Quite the contrary.

The context of the horrible antisemitic hoax is there. Hidden deep inside the PDF.

Nel tweet vengono riportati alcuni screenshot del documento pubblicato dall’Fbi, un documento che andava letto per intero. Ecco che a pagina 113 troviamo un memorandum dal titolo «”Protocols of the elders of Zion” a fabricated “historic” document» dove si evidenzia che il documento antisemita è un falso documento storico.

Proseguendo, troviamo da pagina 119 ulteriori documenti del Senate Internal Security Subcommittee (SISS) che bolla i Protocolli come un evidente falso storico che impedisce la lotta contro la «minaccia comunista»:

In the Subcommitee’s judgment, those who would mislead the American people by continuing to peddle this crude and vicious nonsense impede and prejudice the Nation’s fight againts the Comunist menace.

[…]

“The Senate subcommittee on Internal security today realeased a study of “The Protocols of the Elders of Zion” which described the Protocols as “a fabricated ‘historic’ document”, and as “crude and vicious nonsense”. The study was printed with the unanimous approval of the nine members of the Subcommittee.

Tutte informazioni che non ci sarebbero mai state se l’Fbi avesse voluto, come piacerebbe immaginare ai teorici del complotto, far credere che i Protocolli dei Savi di Sion fossero un documento reale. Essi rimangono un falso storico, lo dice anche il documento dell’Fbi che lo vogliano o meno.

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