Inps, lo tsunami del Coronavirus sulle assunzioni: -43% in cinque mesi, ad aprile crollate dell’83%

Secondo l’Osservatorio sul precariato dell’Inps crollano del -30,77% le assunzioni a tempo indeterminato. Ma il blocco dei licenziamenti ha evitato dati ben peggiori

Dopo i dati shock dell’Ocse che evidenziano l’impatto della pandemia di Coronavirus sulle economie dei Paesi più industrializzati, arriva un’altra fotografia, più dettagliata, delle conseguenze sul mercato del lavoro italiano. Secondo l’Inps, nei primi cinque mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, crollano le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati: -43%, per un totale di 1.795.000. Ad aprile la contrazione più marcata, quando si era in pieno lockdown: -83%


Il dato arriva dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps, per il quale le assunzioni a tempo indeterminato segnano un -30,77% (da 644.109 a 445.914). Le trasformazioni invece da tempo determinato, nel periodo gennaio-maggio 2020, sono state 229.000, in calo del 31% (-43% a maggio). Le cessazioni nel complesso sono state 1.972.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2019. Diminuzione particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato nel trimestre marzo-maggio (-47%), conseguenza questa del blocco dei licenziamenti.


Coinvolti tutti i tipi di contratto

La contrazione delle assunzioni ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, soprattutto per quanto riguarda i contratti di lavoro a termine (stagionali, intermittenti, somministrati, a tempo determinato) passati da 2,5 milioni a 1,35 milioni. Le conferme di rapporti di apprendistato, giunti alla conclusione del periodo formativo, risultano per il periodo gennaio-maggio 2020 ancora in crescita (+12%) ma nel mese di maggio la variazione rispetto allo stesso mese del 2019 è risultata negativa (-5%).

Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, era a -279.000 a marzo e ha raggiunto a fine maggio il valore di -742.000 posizioni di lavoro, rispetto al 31 maggio 2019. Rimane ancora positivo, pur continuando a ridursi, il saldo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+237.000) e analogo è l’andamento per l’apprendistato (+31.000).

L’impatto del Covid-19 ha fortemente interessato i contratti a termine. Il saldo dei rapporti a tempo determinato a maggio 2020 è risultato pari a -552.000. Dati tendenziali significativamente negativi si registrano, sempre a fine maggio, pure per gli intermittenti (-92.000), i somministrati (-155.000) e gli stagionali (-210.000).

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