Caso Jacob Blake, il padre denuncia: «È ammanettato al suo letto in ospedale»

Intanto, la Casa Bianca ha contattato per la prima volta la famiglia del ragazzo. A parlare con la madre, però, non è stato Trump, ma il suo chief of staff

Dagli Usa emerge un nuovo dettaglio nel caso di Jacob Blake, il cittadino afroamericano colpito alle spalle da sette colpi di pistola sparati da un agente di polizia di Kenosha, nel Wisconsin. Il padre ha denunciato come il figlio sia «ammanettato al letto» dell’ospedale in cui si trova. Il 29enne, avendo subito lesioni multiple, ha perso l’uso delle gambe e non potrà più camminare. Lo zio di Blake, Justin, ha confermato l’episodio e ha raccontato alla Cnn come il padre fosse «affranto». «Oltre al danno anche la beffa», ha spiegato lo zio, perché «è paralizzato, non può camminare e lo hanno ammanettato al letto. Perché?». L’episodio del ferimento di Blake, avvenuto quattro giorni fa, ha scatenato un’ondata di manifestazioni in tutto il Paese. Questa settimana, a Kenosha, due manifestanti sono rimasti uccisi negli scontri.


Intanto il dipartimento di giustizia americano ha aperto un’inchiesta sul caso. Le indagini federali, volte ad appurare se ci siano state violazioni dei diritti civili, saranno guidate dall’Fbi in collaborazione con le autorità dello Stato del Wisconsin. Un’inchiesta simile è già in corso per il caso che ha portato all’uccisione di George Floyd.


Sul fronte politico, è notizia di stanotte che, a poche ore dalla renomination di Donald Trump, la Casa Bianca ha contattato per la prima volta la famiglia di Jacob Blake. A parlare con sua madre, però, non è stato il presidente, ma il suo chief of staff Mark Meadows, che ha riferito di aver espresso il sostegno di Trump e di aver apprezzato l’«appello alla pace» da parte della donna, sullo sfondo delle proteste razziali.

Foto in copertina: EPA / Matt Marton

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