Lagarde cauta: «La ripresa non arriverà prima della fine del 2022: non è il momento di ritirare i sostegni al lavoro» – Il video

di Redazione

Le ultime previsioni della Bce: -8% nel 2020, +5% nel 2021 e +3,2% l’anno successivo. L’istituto di Francoforte pronto a ricalibrare le proprie politiche in caso di necessità

La governatrice della Banca centrale europea, Christine Lagarde, prevede che il Pil reale della zona euro possa tornare ai livelli precedenti alla crisi scatenata dalla pandemia di Coronavirus «soltanto alla fine del 2022». Le ultime proiezioni dell’istituto di Francoforte stimano infatti una crescita annua pari a -8% nel 2020, +5% nel 2021 e +3,2% nel 2022.


Lagarde ha aggiunto che le misure di politica monetaria prese da marzo in poi hanno fornito un sostegno cruciale alla ripresa economica. In assenza di tali interventi la contrazione sarebbe stata ancora più profonda e nell’attuale clima di incertezza la Bce resta «pronta ricalibrare i propri strumenti in modo appropriato». Mentre i programmi nazionali di sostegno ai lavoratori e le garanzie nazionali sui prestiti bancari rimangono «fattori di fondamentale importanza per ridurre l’incertezza e attenuare l’impatto della pandemia». Solo fra due anni quindi sarà indispensabile affrontare: «il problema di tempistica, di sincronizzazione tra la graduale ripresa dell’economia, se è ben sostenuta, e il graduale ritiro delle misure a sostegno. Ma ancora non ci siamo secondo me».


Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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