Coronavirus, anche la Sardegna si prepara al lockdown: in arrivo l’ordinanza del governatore Solinas

di Redazione

Si va verso la chiusura per 15 giorni anche di porti e aeroporti, con l’obiettivo di limitare il più possibile la circolazione delle persone. Preoccupa la crescita dei ricoveri, con gli ospedali sempre più sotto pressione

Anche la Sardegna si prepara alla stretta. Entro 48 ore, il presidente della Regione Christian Solinas dovrebbe adottare i provvedimenti annunciati ieri per frenare la salita della curva dei contagi di Coronavirus: un stop di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti per limitare in modo rapido la circolazione delle persone e, con esse, del virus. L’indiscrezione emerge da una riunione dei capigruppo, aperta all’opposizione, che si è tenuta stamattina in videoconferenza e alla quale ha preso parte anche il governatore.


Ieri Solinas aveva detto: «Se nelle prossime ore il numero dei contagi aumenterà ancora e quello dei ricoveri continuerà a salire con il trend attuale, saremo pronti a intervenire in maniera radicale per invertire questa tendenza e tutelare al meglio la salute di tutti i sardi». Il governatore aveva parlato letteralmente di uno «Stop and Go» di 15 giorni. Secondo il Comitato tecnico scientifico regionale, riferisce l’Unione Sarda, concretamente dovrebbe tradursi in un lockdown. Naturalmente, aveva aggiunto Solinas, «appronteremo di pari passo una serie di misure economiche di supporto per sostenere le perdite derivanti dalla sospensione temporanea delle attività».


Ospedali sotto pressione

A preoccupare Solinas è soprattutto la crescente pressione esercitata dalla pandemia sugli ospedali della Regione. Stando ai dati del 21 ottobre, sono 236 i pazienti in reparti non intensivi (+10 rispetto al dato precedente), mentre è di 36 (+2) il numero dei ricoverati in intensiva. Per dare una risposta immediata alla richiesta di degenze la Regione ha disposto l’attivazione di 116 ulteriori posti letto nel nord Sardegna nelle strutture private del Policlinico Sassarese e al Mater Olbia per accogliere e assistere i contagiati dal Coronavirus.

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