Coronavirus, i numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Presto 35 mila casi al giorno, serve calma e sangue freddo. Il Dpcm? Il governo va per tentativi»

Ma l’aspetto più preoccupante – sostiene il fisico – è che «non siamo in grado di dire da dove provengono i contagi, se dai trasporti o dai locali. E così rischiamo di andare verso un lockdown, la soluzione più “semplice”»

«I dati di oggi, seppur in diminuzione rispetto a ieri (17mila contagi con 37mila tamponi in meno, ndr), confermano un quadro preoccupante. Il rapporto tra i casi positivi e i tamponi è del 13,6%, il valore più alto mai registrato nella seconda ondata. Tutto fa pensare che in questa settimana i casi di Coronavirus schizzeranno in alto, forse verso 30-35mila già nel fine settimana con 250 decessi al giorno». A parlare a Open è Giorgio Sestili, fisico e divulgatore scientifico.


«Il governo va a tentativi»

Ma l’aspetto più preoccupante – continua il fisico – è che «non siamo in grado di dire da dove provengono i contagi, se dai trasporti o dai locali. E, infatti, il governo, nel decidere le chiusure, procede per tentativi. Questo rischia di portarci verso un lockdown, ovvero la soluzione più “semplice”».


«Misure arrivate troppo tardi»

«Le misure di contenimento del Coronavirus, contenute nell’ultimo Dpcm, sono arrivate troppo tardi, erano necessari 15-20 giorni fa – ha concluso Sestili -. Ora ci vuole calma e sangue freddo anche perché non vedremo gli effetti di questi provvedimenti prima di due settimane».

Grafiche di Vincenzo Monaco

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